Sponsor del City da 7 anni, ma l’azienda è “fantasma”

Il sito Off The Pitch ha dedicato un lungo articolo di approfondimento ad una partnership del Manchester City con un’azienda che all’apparenza non avrebbe personale sotto contratto,…

Manchester City sponsor fantasma
(Foto: IAN KINGTON/IKIMAGES/AFP via Getty Images)

Il sito Off The Pitch ha dedicato un lungo articolo di approfondimento ad una partnership del Manchester City con un’azienda che all’apparenza non avrebbe personale sotto contratto, non starebbe commercializzando alcun tipo di prodotto e la cui sede operativa sarebbe inesistente. Si tratta di Wega, società con la quale i Citizens hanno dato vita a una partnership a partire dal 2015.

Questo sarebbe il secondo caso di sponsor “fantasma” per il club nel giro di poche settimane, dopo l’intesa raggiunta – e successivamente sospesa – con la società di criptovalute 3Key Technologies. Wega ha firmato per la prima volta come “Club’s Official Acoustic Contactless Secured Card Payment Partner” del City nel 2015 e ha esteso l’accordo quattro anni dopo. È stata coinvolta in attivazioni di marketing con il City in passato, ma attualmente non offre alcun tipo di prodotto.

La società è stata attiva anche in Qatar, dove ha lanciato la “eSports World Cup” che si dovrebbe svolgere in parallelo con la fase finale del Mondiale quest’anno con un presunto montepremi di 15 milioni di dollari, anche se i dettagli del torneo non sono mai stati svelati e i funzionari della Coppa del Mondo non ne sarebbero addirittura a conoscenza.

Il presidente di Wega, Patrick Moynier, ha dichiarato in un comunicato stampa del 2019 come Wega fosse «una società Fintech che offre una piattaforma finanziaria digitale innovativa». Tuttavia, una ricerca sui servizi dell’azienda rivela che i prodotti offerti sarebbero solamente due carte di credito prepagate, fornite su licenza da Mastercard e commercializzate ai tifosi del Manchester City e del New York City – altro club della galassia City Football Group – sebbene attualmente nessuna delle due sia disponibile.

Off The Pitch ha posto una serie di domande al City sulla partnership con Wega – che dura ormai da sette anni – e sui suoi vantaggi, ma il club ha scelto di non rispondere. L’indirizzo della società porta in Svizzera, nonostante sia poi fornito un numero di telefono di Manchester che risulta inattivo. Wega è indicata inoltre come una sussidiaria di Truxtun Capital. Truxtun ha affermato in un comunicato stampa del 2019 di essere un “Global Partner del Manchester City”, sebbene il City non faccia riferimento alla società madre nel suo elenco di sponsor. Il sito di Truxtun è inattivo per manutenzione.

Nebulosa anche la questione del personale della società. Ricerche su LinkedIn e altri siti web legati al mondo del lavoro non hanno dato risultati. Lo stesso Patrick Moynier, indicato come presidente di Wega sul sito del Manchester City, si definisce l’amministratore di Truxtun Capital su LinkedIn. Ci sono inoltre altri quattro dipendenti Truxtun su LinkedIn, molti dei quali sembrano avere diversi lavori e nessuno di questi menziona Wega nel suo curriculum.

Interessante anche la questione della Coppa del Mondo di eSport, con un presunto montepremi da 15 milioni di dollari, e alla quale Wega avrebbe dovuto dare vita grazie a una partnership a lungo termine con la qatariota Aspire Zone Foundation (cuore dell’attività sportiva in Qatar). La stessa Truxtun LLC è stata registrata in Qatar il 5 dicembre 2019, con un indirizzo che corrisponde a quello di Aspire.

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In questo groviglio di società e dubbi su Wega, quel che sorprende è come l’attività apparentemente modesta condotta da questa azienda sia legata a un club come il Manchester City, che ha fatto registrare risultati impressionanti a livello finanziario, superando anche i rivali del Manchester United in termini di fatturato. Il City ha fatto registrare ricavi commerciali per 271 milioni di sterline nel 2020/21, in crescita di 25 milioni rispetto al 2019/20.

Tuttavia, i ricavi del club fuori dal terreno di gioco – e dunque oltre i risultati sportivi – sono stati a lungo oggetto di discussione, con particolare attenzione a quelli legati ad Abu Dhabi. L’Abu Dhabi United Group for Development and Investment (ADUG) detiene infatti una partecipazione del 78% nella società che controlla il Manchester City e altre società calcistiche sparse per il mondo: il City Football Group.