La Uefa ha confermato che i club nelle competizioni europee dovranno rispettare tutte le regole delle singole nazioni sulle vaccinazioni Covid. Per questo, ad esempio, i giocatori non vaccinati del Chelsea potrebbero dover saltare la trasferta degli ottavi di Champions League con il Lille, visto che la Francia ha stabilito l’obbligo vaccinale per tutti gli atleti nel territorio francese. Allo stesso modo, invece, in Italia al momento è vietato l’ingresso negli hotel e i viaggi a chi è sprovvisto del Green Pass rafforzato, che prevede vaccinazione o guarigione dal Covid.
In una dichiarazione, l’Uefa ha spiegato: “Stiamo collaborando con le parti interessate in tutta Europa in vista della ripresa delle competizioni per club Uefa a febbraio. Le condizioni specifiche in cui si giocano le partite in ciascun paese sono soggette alle decisioni delle autorità competenti di quel paese.
“Ogni squadra sarà in linea di principio tenuta al rispetto delle regole vigenti nel Paese in cui si svolge la partita, ma gli allegati specifici della competizione – ancora in fase di elaborazione – che contengono regole speciali dovute al Covid-19 applicabili alla fase a eliminazione diretta possono fornire ulteriori indicazioni in tal senso”.
Fonti Uefa affermano che l’organo di governo del calcio europeo non vorrà fare nulla per minare le leggi locali che promuovono la vaccinazione dei giocatori, il che indicherebbe che è improbabile che giocare la partita in un paese neutrale sia un’opzione.
Il Chelsea, spiega The Times, terrà colloqui con la Uefa la prossima settimana sul potenziale impatto sulla partita di Champions League contro il Lille. La gara d’andata è a Stamford Bridge il 22 febbraio, con il ritorno il 16 marzo in Francia. L’unico modo possibile per aggirare la legge sulla vaccinazione è se il governo francese consente alle squadre ospiti di rimanere in una bolla strettamente controllata, ma finora non vi è stata alcuna indicazione che ciò sia consentito.