Djokovic lascia l'Australia: espulsione confermata

La Corte Federale australiana presieduta dal giudice James Allsop ha confermato la cancellazione del visto di Novak Djokovic. Il tennista serbo ha perso l’appello contro la decisione del ministro…

Novak Djokovic
Novak Djokovic (Photo by MIKE FREY/AFP via Getty Images)

La Corte Federale australiana presieduta dal giudice James Allsop ha confermato la cancellazione del visto di Novak Djokovic. Il tennista serbo ha perso l’appello contro la decisione del ministro dell’Immigrazione Hawke e dovrà lasciare il Paese. Non parteciperà dunque agli Australian Open ed è stato anche condannato a pagare le spese processuali.

Come ha sottolineato il presidente della Corte Suprema James Allsop prima di annunciare la decisione, il compito della corte era semplicemente quello di valutare se la decisione presa dal ministro dell’Immigrazione Alex Hawke fosse illegale, irrazionale o legalmente irragionevole. La corte ha ritenuto che i motivi delineati dagli avvocati di Novak Djokovic non lo dimostrassero. Significa che era corretta la decisione presa dal ministro dell’Immigrazione Alex Hawke di annullare i visti di Djokovic che sarà espulso dall’Australia e potrebbe dover affrontare un divieto di ingresso in Australia fino a tre anni.

“Vorrei fare una breve dichiarazione per commentare gli esiti dell’udienza di oggi in tribunale. Ora mi prenderò del tempo per riposarmi e riprendermi, prima di fare ulteriori commenti oltre questo. Sono estremamente deluso dalla sentenza”, il commento di Novak Djokovic.

Nel corso del dibattimento, i legali del tennista serbo avevano spiegato: “Il ministro non ha considerato lo scenario alternativo. Se Djokovic sarà espulso, una scelta che comprometterà la sua carriera, è abbastanza scontato che sarà questa decisione a poter generare sentimenti no vax”.

Per il presidente serbo Aleksandar Vucic, Novak Djokovic può tornare a testa alta nel suo Paese. In dichiarazioni alla stampa dopo il decreto di espulsione del campione dall’Australia, Vucic ha detto di aver parlato con il tennista e di avergli detto che tutti lo aspettano in Serbia, tutti attendono che torni nel suo Paese dove è sempre il benvenuto. “Quelli che pensano di aver affermato dei principi hanno dimostrato di non avere principi.
Hanno maltrattato un tennista per dieci giorni per poi prendere una decisione che conoscevano dal primo giorno”, ha detto il presidente serbo.