L'Asl su Juventus-Napoli: «Situazione da monitorare»

Il campionato è fermo per la sosta natalizia, ma la Serie A guarda già alla ripresa, con le squadre che torneranno in campo il 6 gennaio per una giornata ricca…

Serie A partite a rischio

Il campionato è fermo per la sosta natalizia, ma la Serie A guarda già alla ripresa, con le squadre che torneranno in campo il 6 gennaio per una giornata ricca di calcio. Si inizierà alle ore 12.30 con le sfide tra Sampdoria e Cagliari e tra Bologna e Inter, per poi proseguire a colpi di due match fino alle gare che chiuderanno la giornata: Fiorentina-Udinese e la super sfida Juventus-Napoli.

Proprio il big match dell’Allianz Stadium torna sotto la lente di ingrandimento dopo quanto accaduto la scorsa stagione, quando il Napoli non viaggiò verso Torino, a causa di uno stop imposto dall’Asl per rischi eccessivi legati all’emergenza Coronavirus. Una situazione che ebbe uno strascico e che portò prima al 3-0 a tavolino in favore dei bianconeri e infine alla disputa del match.

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La sfida si ripresenta ora in un altro momento delicato per l’emergenza Covid, con la variante Omicron che dilaga e che sta facendo crescere rapidamente il numero dei contagi. Il Napoli deve fronteggiare le positività di Lorenzo Insigne e Fabian Ruiz, motivo per cui l’Asl Napoli 2 ha deciso di tenere sotto controllo la situazione.

«Stiamo navigando a vista e abbiamo molta preoccupazione rispetto a Omicron», il commento di Antonio D’Amore, direttore dell’Asl Napoli 2, intervenuto ai microfoni di Fanpage.it. I casi positivi all’interno del Napoli, per il momento, non lo riguardano direttamente: «Fabian Ruiz è in Spagna, Insigne è residente nella zona della Asl Napoli 1. Oggi sono fuori dalla nostra giurisdizione».

Di conseguenza, non è ancora possibile fare previsioni, neanche sul viaggio del Napoli verso Torino: «Non è possibile ipotizzare nulla. Bisognerà vedere anche se il governo in cabina di regia prenderà altre decisioni. Alcuni calciatori devono tornare dalle vacanze e Fabian Ruiz non credo possa rientrare in maniera così semplice dalla Spagna». Quel che è certo, conclude Antonio D’Amore, è che si tratta di «una situazione sicuramente da monitorare».