La Premier League rischia di essere sospesa. Un’altra sfida di campionato è stata rinviata a causa dei troppi positivi al Covid – quella tra Leicester e Tottenham – e nelle prossime ore potrebbe arrivare la comunicazione del rinvio delle partite del prossimo weekend. Ma la paure più grande è che si decida di sospendere l’attività dell’intero movimento calcistico fino a metà gennaio.
La gara di Leicester – scrive La Gazzetta dello Sport – è stata cancellata perché le Foxes hanno registrato nuovi casi positivi e lo stesso Tottenham, dove è scoppiato il primo focolaio Covid, è ancora in totale emergenza. «La Premier non vuole rinviare la partita contro gli Spurs per rispettare il palinsesto televisivo», aveva accusato duramente l’allenatore del Leicester Brendan Rogers.
Solamente ieri nel Regno Unito sono stati registrati 78.610 nuove positivi – record assoluto – e 165 decessi. Nella conferenza stampa d’emergenza del premier britannico Boris Johnson, il consulente scientifico del governo, Chris Whitty, ha invitato i cittadini a limitare al massimo i contatti sociali, limitandosi a quelli “essenziali”. Il calcio è travolto come il resto del paese dalla variante Omicron, associata alla Delta che, fino alla scorsa settimana, era la mutazione del virus prevalente in Gran Bretagna.
In Premier sono state rinviate finora Brighton-Tottenham, Brentford-Manchester United, Burnley-Wartford e Leicester-Tottenham, ma la situazione è in continuo peggioramento. In casa Manchester United i positivi sono saliti a 19 e il manager del Brentford (club che ha riscontrato quattro nuovi positivi proprio in queste ore), il danese Thomas Frank, ha chiesto alla Premier di rinviare le gare di questo weedend e i quarti di Coppa di Lega della prossima settimana.
Il problema del calcio inglese riguarda anche i vaccinati, dato che – scrive la Gazzetta – il mondo del pallone ha una percentuale più bassa di vaccinati rispetto al trend della Gran Bretagna. A fine ottobre solo il 68% aveva ricevuta la prima dose e l’81% era fermo alla prima: così ora si rischia che si fermi tutto.