Quattro società tutte fallite tra il 2017 e il 2020, cinque arresti, oltre 30 reati contestati e milioni di euro sottratti. Ruota attorno a tutto questo l’ordinanza, svelata dal Secolo XIX che ha portato all’arresto di Massimo Ferrero, patron della Sampdoria, finito al centro dell’indagine per la gestione della Ellemme Spa, della Blu Cinematografica Srl, della Blu Line Sirl e della Maestrale Srl.
Secondo l’accusa gli indagati avrebbero, negli anni, proceduto a distruggere o sottrarre in tutto o in parte i libri e altre scritture contabili delle società” con lo scopo, scrive il gip di Paola, “di procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto o di recare pregiudizio ai creditori” e “in modo da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio o del movimento degli affari”. L’indagine ha portato all’arresto, oltre che di Ferrero, anche della figlia Vanessa, del nipote Giorgio e di altre tre persone, di cui due manager.
Arresto Ferrero, l’ordinanza della misura cautelare
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