Mediaset cambia nome: come si chiama la nuova holding

Via libera dell’assemblea di Mediaset, la prima tenuta ad Amsterdam, al cambio del nome della holding e all’introduzione della doppia classe di azioni A e B.

Ai provvedimenti, come previsto dagli ultimi…

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Via libera dell’assemblea di Mediaset, la prima tenuta ad Amsterdam, al cambio del nome della holding e all’introduzione della doppia classe di azioni A e B.

Ai provvedimenti, come previsto dagli ultimi accordi, ha votato a favore anche il socio uscente Vivendi. Con questa struttura il Biscione, che mantiene in Italia la sede fiscale e tutte le attività precedenti, si appresta a spingere sull’espansione internazionale, anche con l’idea di aggregare altri operatori.

Nuovo nome Mediaset, il via libera in assemblea

Oltre il 94% dell’assemblea di Mediaset, con una partecipazione alla votazione dell’80,6% del capitale, ha approvato l’istituzione della doppia classe di azioni A e B. È quanto emerge dai resoconti delle votazioni dell’assise tenuta ad Amsterdam dalla holding del gruppo televisivo, secondo il quale ha invece votato contro il 5,7% del capitale.

Nei giorni scorsi il socio uscente Vivendi si è accordato con il Biscione per votare a favore delle delibere, mentre alcuni ‘proxy’ avevano espresso parere negativo. Praticamente all’unanimità, ha votato contro una sola azione su 952 milioni presenti in assemblea, è invece stato approvato il cambio di nome della holding in appunto Mfe-MediaforEurope.

Mediaset da ora infatti si chiamerà Mfe-MediaforEurope, con sede già trasferita in Olanda.

Nuovo nome Mediaset, sede in Olanda

“Siamo molto soddisfatti di questo doppio passo: la nascita di MfeMediaforEurope nei Paesi Bassi e l’introduzione della struttura azionaria a doppia categoria”. Lo afferma l’amministratore delegato della nuova holding di diritto olandese, Pier Silvio Berlusconi, dopo il via libera dell’assemblea del Biscione tenuta ad Amsterdam su questi provvedimenti.

“Queste azioni e gli ottimi risultati economici conseguiti ci consentono di guardare al futuro anche in un’ottica di sviluppo internazionale”, aggiunge Pier Silvio Berlusconi.