«Ringrazio Josh Wander e i partner per il ruolo che mi è stato conferito e che proverò a rappresentare con le caratteristiche che hanno scandito la mia vita professionale: serietà, trasparenza, impegno, consapevole che siamo di fronte a uno scenario che ha potenzialità straordinarie».
Ha esordito così il presidente del Genoa, Alberto Zangrillo, durante la conferenza di presentazione per il nuovo ruolo nel Grifone. Zangrillo ha risposto alle domande dei cronisti parlando della sua posizione e degli obiettivi del club.
«Parliamo di un progetto a medio-lungo termine che ha come obiettivo internazionalizzare il mondo del calcio partendo dal Genoa, ci sono tutti gli elementi per sfruttare al meglio un grande progetto che deve essere di grande modernità ed originalità, e che deve rispondere alla parola “una nuova esperienza”», ha raccontato.
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Su eventuali consigli da parte di Preziosi e Silvio Berlusconi, Zangrillo ha sottolineato: «Non ne ho avuto bisogno, ma non per presunzione. Sono sempre stato molto lontano dalla politica, ma proprio questo mio voler essere autonomo mi garantisce una libertà di azione che è la principale ragione per cui Josh (Josh Wander di 777 Partners, ndr) e i suoi amici mi hanno voluto».
Parlando invece dell’arrivo di Shevchenko e della volontà di 777 Partners di investire nel Genoa, Zangrillo ha voluto sottolineare il perché proprio il Grifone sia stato messo al centro di un progetto di internazionalizzazione di questo tipo.
«I signori di 777 hanno cercato di interagire immediatamente con la politica, con chi gestisce le prospettive future, per cercare di proporre un progetto che grazie alla loro presenza deve essere realizzato. Il Genoa è il veicolo per proporre un progetto più grande, un progetto di dimensione internazionale che merita la città di Genova», ha concluso Zangrillo.