Compensi, dividendi e azioni: Elkann, manager da 20 mln annui

Quanto guadagna John Elkann? John Elkann è il manager più pagato d’Italia, con una media di una ventina di milioni annui negli ultimi dieci anni. John Elkann è il manager…

Eredità Agnelli scontro Dicembre

Quanto guadagna John Elkann? John Elkann è il manager più pagato d’Italia, con una media di una ventina di milioni annui negli ultimi dieci anni. John Elkann è il manager più pagato d’Italia e non solo, con una media di una ventina di milioni annui negli ultimi dieci anni. Un compenso, quello per il numero uno di Exor (la holding della famiglia Agnelli-Elann) e di Stellantis, che batte quello dei più blasonati top manager italiani, supera quello di Carlos Tavares, amministratore delegato della stessa Stellantis, e lascia indietro quasi tutti i top manager dell’auto, come spiega Domani.

Elkann è infatti da dieci anni presidente e amministratore delegato di Exor, oltre ad essere presidente di Ferrari e di Stellantis, ma è dalla carica alla guida della holding che riceve la maggior parte dei compensi. Dai bilanci di Exor infatti emerge che i compensi sono saliti da poco meno di un milione di euro nel 2008 a oltre 10 milioni nel 2019, per poi scendere a 8,5 milioni l’anno scorso, quando tutti i consiglieri d’amministrazione si sono ridotti gli stipendi in tempi di Covid. Cifre che comprendono non solo gli stipendi base ma anche i costi stimati per l’azienda dei compensi in azioni da parte di tutte le controllate. Queste ultime, tuttavia, spiega Domani, sottostimano l’effettivo ammontare dei guadagni di Elkann sui piani azioni.

Il numero uno di Exor ha goduto di tre piani di stock option sulle azioni della holding:

  • Il primo su 795 mila azioni per il periodo tra il 2011 e il 2019;
  • il secondo su 450 mila azioni varato nel 2012;
  • il terzo, ancora in corso, su poco più di 2 milioni di azioni, varato nel 2016 per il periodo 2017-2021.

Quanto guadagna John Elkann, i piani già monetizzati

I primi due sono stati già monetizzati da Elkann: nel 2019 ha così guadagnato, al lordo delle tasse, circa 32,3 milioni, mentre quest’anno il guadagno è stato di 24,6 milioni. Ma il maggiore guadagno potrebbe arrivare con il terzo piano azioni: considerando la differenza fra il prezzo di Borsa di venerdì (84,92 euro) e il prezzo di esercizio di 32,38 euro, moltiplicata per oltre 2 milioni di titoli, si superano i 105 milioni di euro di incasso, per un totale di oltre 160 milioni per lo svolgimento del suo ruolo manageriale sull’arco di dieci anni, dal 2011 al 2021 – ovvero circa 16 milioni di euro l’anno.

E non è finita, perché Exor proporrà ai soci di approvare nel maggio 2022 un altro piano azioni, così come Stellantis che ha approvato nell’assemblea del 15 aprile scorso le linee guida per la remunerazione dei due amministratori esecutivi, ovvero il presidente Elkann e l’amministratore delegato Carlos Tavares. Il piano di stock grant per il 2021-25 comprenderà «un numero massimo di 10,5 milioni di azioni ordinarie» legate in parte al raggiungimento di obiettivi finanziari e operativi, per un valore massimo di 186 milioni di euro su cinque anni: ipotizzando che Tavares ne riceva la parte maggiore, se Elkann ricevesse anche solo un quarto delle azioni, il massimo per lui sarebbe di 9 milioni annui, circa 46 milioni complessivi.

A queste cifre, poi, si aggiungono gli altri compensi. Da Fca Elkann ha infatti ricevuto uno stipendio di 1,5 milioni nel 2019, poi più che dimezzato nel 2020 (come per gli altri consiglieri) per l’effetto Covid. In aggiunta c’è anche il piano da un milione di azioni di Fca, trasferito poi a Stellantis, per il periodo 2020-23 che vale circa 17 milioni di euro.

Ferrari ha pagato a Elkann un totale di 300mila euro nel biennio 2019-2020, fra stipendio base e benefit, oltre a un piano di stock grant che oggi vale poco più di 5 milioni di euro. Per quanto riguarda le società editoriali, non riceve emolumenti da The Economist, dal cui CdA si è dimesso nel settembre 2020, mentre Gedi aveva remunerato il consigliere Elkann con 25mila euro nel 2019, quando l’azienda era quotata e controllata dal gruppo Cir.

La stima di Domani è che quindi Elkann abbia incassato o possa incassare per i dieci anni di lavoro tra il 2011 e il 2021, tra stipendi, bonus e opzioni, una media di almeno 20 milioni di euro l’anno; più del doppio di quanto gli hanno fruttato negli ultimi anni i dividendi come azionista di controllo del gruppo.

Quanto guadagna John Elkann, i dividendi

Exor infatti è controllata al 53% dalla Giovanni Agnelli B.V., la cassaforte della famiglia Agnelli-Elkann, a sua volta controllta da Elkann attraverso il 60% della Dicembre (il resto appartiene al fratello Lapo e alla sorella Ginevra). Quanto valgono quindi i dividendi in famiglia? La Giovanni Agnelli B.V. ha pagato ai soci 42 milioni di euro nel 2019 e nel 2020; il dividendo è salito a 52 milioni nel 2021. Dicembre ne incassa il 38 per cento (36 per cento fino al 2020), ovvero (arrotondati) circa 15, 16 e 20 milioni rispettivamente; dedotte le tasse, la cedola netta per Dicembre è di 12,8, 13,5 e 16,8 milioni. Il 60 per cento di competenza di John Elkann equivarrebbe a 7,7 milioni nel 2019, 8,1 nel 2020 e 10 nel 2021.

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E le altre dinastie? Bill Ford, pronipote del fondatore, ha assunto un ruolo manageriale in azienda e viene pagato come presidente, incassando circa 14 milioni nel 2020. Tra gli altri top manager del settore, Mary Barra, ceo della General Motors, ha guadagnato nel 2020 l’equivalente di 20,4 milioni di euro, in crescita sul 2019; Herbert Diess della Volkswagen ha incassato 7,9 milioni, in calo dai 9,8 del 2019 (il suo compenso massimo totale, compresi i benefit concessi e non maturati, potrebbe però arrivare a 17 milioni). Il compenso 2020 di Tavares non è noto perché la relazione di Psa, grazie alla fusione con Stellantis, non è mai stata pubblicata; nel 2019 aveva ricevuto 7,6 milioni di euro.

Interpellato da Domani, un portavoce di Exor osserva che per quanto riguarda i confronti di compensi tra dirigenti «la compensation di John Elkann non può essere riferita agli executive del settore automotive: anzitutto Exor non è (solo) automotive: ad esempio la società di maggior valore di Exor è Ferrari, che non ha certo i multipli dell’auto; e poi gli executive dell’auto non presentano la voce [di compensi] derivante dai dividendi di cui sopra».