Da qualche anno in Italia e a livello globale il boom degli Esports ha visto un’ascesa esponenziale. Conosciuti come “giochi elettronici” o “giochi digitali competitivi” sono sempre piú utilizzati da migliaia di gamers da tutte le parti del mondo che si sfidano a livello professionistico in tornei virtuali.
Che cosa sono gli Esports e come sono strutturati i tornei
Le partite possono essere disputate da singoli videogiocatori o da vere e proprie squadre di players. Dimenticate il nerd che passa giornate intere davanti ad un videogioco, i giocatori professionisti, il piú delle volte sono dei veri e propri atleti sia a livello fisico che mentale. Per quanto concerne il calcio, le competizioni principali vengono imbastite su simulatori sportivi come FIFA e PES ma non ci sono soltanto discipline sportive.
Sono infatti presenti anche esports di strategia, simulatori di guida e tra i piú utilizzati gli FPS (First person Shooter) ovvero gli sparatutto in prima persona. Con il passare degli anni questo sport digitale sta inglobando sempre piú appassionati. I tornei avvengono in Italia e in tutto il resto del Mondo, possono essere giocati sia dal vivo che online. Le competizioni piú famose nel nostro paese sono la eSerieA e la BeSports, riproduzioni dei campionati di Serie A e Serie B dove ogni videogiocatore o Team ha il controllo di una delle squadre delle leghe sopra citate.
Il binomio Esports-Scommesse Sportive
In parallelo anche il mercato delle scommesse Esports è in forte ascesa. Si può infatti scommettere sulle piattaforme italiane dal 2020 dopo l’approvazione delle AAMS che hanno riconosciuto questo sport virtuale come vera e propria disciplina sportiva. Bookmakers come Snai, 888 Sports, Unibet e molti altri offrono la possibilità di postare la scommessa sulla eSerieA e su altri campionati in tutto il globo.
Inoltre si può consultare newbettingoffers.co.uk come comparatore per conoscere quali palinsesti offrono le migliori quote, dove sono presenti competizioni Esports e altre informazioni di interesse sportivo. Uno dei rischi che preoccupa le varie comunità di questi sport elettronici sono le “partite truccate” proprio come nel calcio professionistico reale. Anche in questa disciplina digitale dal 2019 non mancano i processi in corso su casi di illeciti nelle sfide 1vs1 o per squadre.
Gli strumenti di analisi provengono dal monitoraggio delle quote fino al parere di esperti che visionano e controllano le partite giocate. Sembra che buona parte delle gare incriminate provengano da Cina, Corea del Sud e Russia. A dar manforte alla crescita esponenziale degli Esports e delle scommesse ha influito in maniera cospicua l’emergenza pandemica Covid-19. Ha favorito lo sviluppo di questa disciplina virtuale anche in altri contesti sportivi come il Basket, la pallavolo, la Formula 1 e il MotoGP. Le recenti segnalazioni di scommesse truccate hanno fatto riflettere gli addetti ai lavori che stanno pensando di rafforzare il sistema di gestione delle poste in palio per non dover essere costretti ad interrompere le forniture di quote da parte dei provider di gioco.
Quanto guadagnano i gamers e le squadre di Esports?
Essendo una disciplina nuova che è presente in Italia da meno di un anno, ci sono ancora tanti aspetti da puntellare per migliorare i meccanismi di questo fenomeno in continua espansione. Il segreto della buona riuscita di questo meccanismo virtuoso è vincolato alla domanda: quanto guadagnano i videogiocatori o le squadre? I gamers che dal 2017 hanno guadagnato almeno un milione di dollari sono meno di cinquanta utenti, in Italia un giocatore professionista di Fifa o Pes può incassare da qualche migliaia di euro fino a centinaia di milioni di euro.
Per molti gamers meno fortunati i contratti comprendono solo le spese di viaggio, il rimborso spese che include anche le attrezzature per poter partecipare ai tornei. I montepremi degli eventi organizzati possono raggiungere cifre pari a circa 3 milioni di dollari, uno di questi con i premi piú ricchi è quello offerto da PES con le competizioni Open e Pro che mettono in palio duemila dollari di montepremi totali.