Inter, patrimonio netto positivo con la rivalutazione del marchio

Nonostante la perdita record nel bilancio, l’Inter al 30 giugno 2021 aveva un patrimonio netto positivo per 53,4 milioni di euro, sfruttando una norma di quello che viene chiamato DL…

Inter cosa rischia FPF

Nonostante la perdita record nel bilancio, l’Inter al 30 giugno 2021 aveva un patrimonio netto positivo per 53,4 milioni di euro, sfruttando una norma di quello che viene chiamato DL Agosto (D.L. 104/2020, convertito nella Legge n. 126 del 13/10/2020), che permette di rivalutare a bilancio le immobilizzazioni immateriali. Una strada già sfruttata, ad esempio, dall’Udinese.

L’Inter ha così provveduto, tramite il giudizio di un perito indipendente, a rivalutare il marchio “Inter” e la Libreria Storica: una rivalutazione che ha avuto come effetto l’incremento del costo storico complessivo delle Immobilizzazioni immateriali per 212,141 milioni di euro, di cui 163,407 milioni riferibili al marchio “Inter” e 48,733 milioni riferibili alla Libreria Storica.

All’incremento di valore del marchio e dellea libreria storica, è stata così iscritta nel patrimonio del Gruppo una specifica riserva denominata “Riserva da rivalutazione ex art. 110 D.L. 104/2020” per 203,867 milioni di euro, al netto delle relative imposte differite (solamente per la quota imputabile all’IRAP), calcolate applicando l’aliquota fiscale in vigore alla data del presunto realizzo, pari a 8,273 milioni. Il club, infatti, ha scelto di non ha optare per il pagamento dell’imposta sostitutiva, ma versare la cifra complessiva.

In questo modo, quindi, l’Inter ha potuto iscrivere nel patrimonio netto una riserva che ha permesso di riportare in utile il patrimonio netto stesso. Inoltre, in tal senso ha avuto effetto positivo anche la rinuncia, da parte di Suning, al rimborso di finanziamenti soci per complessivi 132,1 milioni nel corso dell’esercizio, che sono stati convertiti e inseriti a patrimonio netto come “riserva versamento soci in c/futuro aumento di capitale”.

Complessivamente, quindi, dal patrimonio netto negativo per 36,949 milioni al 30 giugno 2020, l’Inter al 30 giugno 2021, nonostante il risultato consolidato negativo per 245,579 milioni, aveva un patrimonio netto positivo per 53,451 milioni grazie alla riserva di valutazione dal marchio e dalla libreria per 203,867 milioni e dalla riserva per rinunce ai finanziamento da parte di Suning per 132,112 milioni.