Boom del turismo calcistico in Regno Unito. Come riporta il report “Football Tourism in the UK” di VisitBritain, il valore della spesa dei viaggiatori stranieri recatisi nel Paese per assistere a partite di calcio è cresciuto dell’84% nell’arco di otto anni.
Si è infatti passati dagli 880 milioni di euro spesi nel 2011 agli 1,7 miliardi spesi nel 2019, l’ultimo anno di normalità, anche turistica, prima della pandemia. Il numero complessivo di turisti è invece cresciuto del 66% nello stesso arco di tempo, passando da 909.000 a 1,5 milioni.
Questi 1,5 milioni hanno speso in media 1.075 euro durante la loro permanenza, il 31% in più rispetto alla media globale. Non si tratta unicamente di turisti di piacere: il report conta anche 94.000 visitatori che si sono recati a vedere le partite durante i loro viaggio d’affari.
Più della metà dei visitatori che hanno assistito a partite di calcio durante il loro viaggio hanno anche dedicato del tempo per visitare i monumenti del Regno Unito e quasi tre quarti di essi hanno incluso un pasto al ristorante.
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Quasi due terzi dei viaggi hanno avuto luogo da gennaio a marzo o da ottobre a dicembre, cementando l’importanza del calcio nel guidare il turismo al di fuori dell’alta stagione. Guardando agli stadi, l’Old Trafford di Manchester e l’Anfield Stadium di Liverpool hanno attirato il maggior numero di turisti internazionali, rispettivamente 226.000 e 213.000.
I primi tre mercati di origine per il turismo calcistico nel Regno Unito sono stati l’Irlanda con 175.000 visite, seguita dalla Germania con 126.000 e dagli Stati Uniti con 113.000.