L’assessore allo Sport di Milano: «Accelerare su San Siro»

In una lunga intervista rilasciata a Il Giornale, il nuovo assessore a Turismo, Sport e Giovani di Milano Martina Riva ha parlato di diversi temi legati allo sport nella città….

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In una lunga intervista rilasciata a Il Giornale, il nuovo assessore a Turismo, Sport e Giovani di Milano Martina Riva ha parlato di diversi temi legati allo sport nella città. Tra questi, non poteva mancare un riferimento al nuovo stadio di San Siro.

«Dobbiamo dare più attenzione ai centri sportivi che sono anche fondamentali presidi del territorio. Lo sport aggrega e livella, abbatte barriere culturali, in campo ci si veste tutti allo stesso modo. In alcune zone, penso al quartiere Olmi dove non ci sono parchi gioco o altri luoghi di aggregazione, il centro sportivo è anche l’unico sbocco per i ragazzi», ha esordito a proposito delle linee guida sullo Sport.

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«Negli ultimi anni il focus è stato soprattutto su Olimpiadi invernali e grandi eventi ma non possiamo rischiare che un gestore in crisi lasci zone della periferia scoperte. Anche se Milano rimane un modello unico in Italia, nessun gestore anche dopo la pandemia ha rinunciato alle chiavi», ha aggiunto.

Sul nuovo stadio di Milano, Riva sembra avere le idee chiare: «Ora bisogna accelerare. É un tema delicato ed era giusto aspettare che fosse eletta la nuova maggioranza in consiglio comunale per decidere. Adesso è tempo di parlarne con calma, abbandonare le divergenze anche interne al centrosinistra e decidere in tempi brevi».

«Il progetto di Milan e Inter è più ampio e coinvolge il quartiere, prima di esprimere una posizione va fatta una riflessione generale, ma ribadisco la volontà di stringere», ha risposto invece alla domanda se fosse o meno favorevole al nuovo impianto.

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In chiusura, una battuta sulle Olimpiadi come evento trainante per la città: «Le Olimpiadi devono diventare una costante cittadina nei prossimi 5 anni, sarebbe uno spreco fermarsi al grande evento. Bisogna portare lo sport nei quartieri, arriveranno tante risorse e andranno valorizzate con progetti diffusi. Anche nelle scuole va fatto un salto culturale, spesso lo sport è visto come un problema anche dai maestri».