I club di calcio europei avranno molta più voce in capitolo negli accordi commerciali intorno alla nuova UEFA Champions League. La Federcalcio europea ha annunciato l’avvio della procedura di gara per la ricerca di un nuovo partner per la vendita dei diritti delle competizioni per club maschili nel ciclo 2024-2027.
Le competizioni subiranno un vero e proprio restyling a partire dal 2024, con l’attuale fase a gironi della Champions League che sarà sostituita da un campionato a 36 squadre, in cui ogni squadra giocherà dieci partite in un cosiddetto “sistema svizzero” prima passare alla fase a eliminazione diretta.
L’annuncio significa dunque che l’agenzia Team Marketing, che ha una partnership esclusiva con la UEFA da oltre 25 anni, dovrà candidarsi insieme ad altre pretendenti. La UEFA sostiene che lo scopo della procedura di gara sia «massimizzare le significative opportunità commerciali disponibili con il nuovo formato post 2024 per le competizioni UEFA per club nel futuro panorama dei media e delle sponsorizzazioni».
La UEFA ha affermato che il processo di vendita dei diritti per il ciclo 2024-2027 inizierà nel secondo trimestre del prossimo anno. La notizia è stata interpretata da fonti vicine alla vicenda come volontà della UEFA di cedere parte del proprio controllo commerciale sulle competizioni ai club che ne generano gli introiti.
Il mese scorso il presidente della European Club Association (ECA) Nasser Al-Khelaifi ha parlato della necessità di un “nuovo modello” per commercializzare le competizioni per aiutare i club a raggiungere la stabilità finanziaria sulla scia dell’emergenza Coronavirus.
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«La cosa più urgente è che dobbiamo lavorare con la UEFA per ottimizzare meglio i ricavi dalle competizioni per club. A tal fine, come sapete, abbiamo recentemente negoziato una lettera di intenti con la UEFA per stabilire un nuovo modello per la commercializzazione delle competizioni per club», le sue parole.
«Inoltre, lavoreremo anche con la UEFA su come massimizzare il valore del nuovo format post 2024 – noto come “modello svizzero” – e per migliorare i rapporti dei club con le federazioni nazionali, che è nell’interesse di tutti», aveva concluso Al-Khelaifi.