Mancini: «Offshore? Magari oggi vado a portare fuori soldi»

“Magari con il Belgio non sarò in panchina, ma a portare i soldi chissà dove”. Ridendo, e con una battuta, il ct dell’Italia, Roberto Mancini, ha risposto così a una…

Turchia-Italia in streaming: dove vedere la gara in diretta

“Magari con il Belgio non sarò in panchina, ma a portare i soldi chissà dove”. Ridendo, e con una battuta, il ct dell’Italia, Roberto Mancini, ha risposto così a una domanda sulla vicenda ‘Pandora Papers’, che lo vedrebbe coinvolto insieme a Gianluca Vialli, durante la conferenza stampa della vigilia di Itala-Belgio della Nations League.

L’inchiesta parte dal suo aereo Piaggio, di proprietà di Bastian Asset Holdings Ltd, una società delle British Virgin Islands (BVI) controllata da Mancini a partire dal dicembre del 2008. Secondo L’Espresso, il 13 gennaio 2009 Bastian riceve un prestito di 5,5 milioni di dollari erogato da una società con sede a Zurigo. Come garanzia, la finanziaria svizzera si prende in pegno sia il velivolo che le azioni della Bastian. Due settimane dopo, il 23 gennaio, il Piaggio viene concesso in leasing alla tedesca AirGo FLugservice di Magonza.

Nel novembre 2009, tuttavia, Mancini torna in possesso delle azioni che erano state date in pegno, e poco dopo scrive quindi alla Fidor-Fiduciaria Orefici di Milano e alla Bastian Asset Holdings delle British Virgin Islands, annunciando che intendeva “avvalersi delle opportunità offerte dalla recente normativa italiana sulla emersione delle attività detenute all’estero”.

L’obiettivo era sfruttare i vantaggi offerti dalla sanatoria dello scudo fiscale, secondo la quale il versamento di una quota forfettaria pari al 5 per cento del valore dei beni detenuto all’estero garantiva la non punibilità dei reati tributari. Tutto questo proprio nel momento in cui la legge promossa dall’allora ministro Tremonti si stava avviando a scadenza.