La World Rugby, ente mondiale della palla ovale, vieterà a partire dalla Coppa del Mondo del 2027 le partite fra squadre con maglie di colore rosso e verde, con l’obiettivo di aiutare le persone con deficit di visione del colore. Lo riporta il sito del quotidiano inglese The Guardian.
Il Galles o l’Irlanda dovrebbero quindi cambiare maglia se sorteggiati per sfidarsi nel torneo iridato o nei march del Sei Nazioni, e si può già prevedere che ci saranno furiose polemiche al riguardo perché nel rugby la tradizione conta molto e appare molto difficile, ad esempio, che l’Irlanda possa rinunciare alle tradizionale casacche verde che, da sempre, ne hanno caratterizzato la storia. Idem per il rosso del Galles.
Sono 300 milioni nel mondo le persone colpite da questo problema alla vista, che affligge un uomo su 12 e una donna su 200. Il daltonismo rosso-verde è la forma più comune, vissuta da circa l’8% dei tifosi di rugby maschi e dallo 0,5% delle tifose.
World Rugby ha identificato sette aree che possono creare problemi alle persone daltoniche: le divise, i colori delle attrezzature, le informazioni su stadio e biglietti, la copertura televisiva, i problemi sul posto di lavoro e le informazioni esterne come sponsorizzazioni e servizi di emergenza.
“Il daltonismo è ampiamente frainteso e le sfide per coloro che giocano, allenano, arbitrano e supportano il nostro sport sono spesso trascurate”, aveva detto il mese scorso “come persona che vive la questione in prima persona” sir Bill Beaumont, presidente di World Rugby, annunciando nuove misure in occasione della giornata di sensibilizzazione dei daltonici.
In Italia la Serie A italiana ha messo al bando dalla stagione 2022/2023 le maglie verdi ma per “chiarezza televisiva”.