Cottarelli: «Obiettivo Interspac è controllo Inter»

“L’ambizione, se si raccolgono abbastanza risorse, è quella di arrivare al controllo della società. Il punto fondamentale è quanto riusciremo a raccogliere”. Lo ha detto l’economista Carlo Cottarelli, presidente di…

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“L’ambizione, se si raccolgono abbastanza risorse, è quella di arrivare al controllo della società. Il punto fondamentale è quanto riusciremo a raccogliere”. Lo ha detto l’economista Carlo Cottarelli, presidente di Interspac intervenuto durante “Se non ora quando?”, il seminario sull’azionariato popolare nel calcio promosso dalla stessa Interspac.

“Non credo che la maggioranza sia tuttavia l’unica soluzione, diventa possibile solo se si raccolgono abbastanza risorse. Credo si possa andare oltre i numeri raggiunti finora, poi vedremo. Non escludo nulla. Dobbiamo rimboccarci le maniche, il progetto è difficile ma è molto bello”.

“Il tifoso-consumatore non mi piace, preferisco tifoso-proprietario. Un tifoso che diventa proprietario non per questioni economiche ma perché crede che sia meglio avere come proprietario qualcuno che ama il calcio”.

“Ci sono tre livelli: i tanti che ci mettono poco, qualche centinaia che ci mettono un po’ di più e gli investitori istituzionali in stile Bayern Monaco. Dobbiamo impegnarci ad avere qualcuno a quest’ultimo livello”.

“Per dare risposta è fondamentale quello che faremo nei prossimi mesi, per creare il piano e parlare con la società. Il piano risponderà alle domande principali, su cosa faremo (se maggioranza, minoranza e cifre), fiducia e gratificazione. Bisogna fare stime, numeri di tifosi che potranno investire. Dovremo selezionare un consulente esperto che ci aiuti, la fiducia deve essere basata su numeri effettivi e su un lavoro serio. Bisogna lavorare anche su governance, come si prendono decisione e quale sarà il ruolo dei piccoli tifosi. Spero riusciremo a completare il lavoro in due mesi, se avremo fatto i compiti a casa starà a Suning vedere se ci vorrà ascoltare”, ha concluso Cottarelli.