Calvarese: «Dimissioni? Ho azienda che lavora con i club»

L’ormai ex arbitro Gianpaolo Calvarese – che ha lasciato la Serie A dopo la direzione di 157 partite – ha rilasciato una lunga intervista a Il Corriere della Sera, per…

Calvarese dimissioni perchè

L’ormai ex arbitro Gianpaolo Calvarese – che ha lasciato la Serie A dopo la direzione di 157 partite – ha rilasciato una lunga intervista a Il Corriere della Sera, per parlare del suo addio e della sua nuova avventura ad Amazon Prime Video.

«È stata una decisione sofferta, ma l’ho presa per seguire da vicino la mia azienda di integratori. Vorremmo lavorare con squadre professionistiche e la scelta di dimettermi è stata l’unica percorribile per non incorrere in eventuali conflitti d’interesse», ha esordito spiegando il perché del suo addio.

Poi, su Amazon: «Avrei potuto fare un altro anno, Amazon è arrivata dopo. Mi ha preso in contropiede, ma è un’opportunità stimolante. Mi mancherà l’adrenalina del campo. Amazon Prime ha un grande progetto, avrò una Var Room simile a quella degli arbitri e potrò comunicare con i telecronisti su episodi importanti: sarà un esperimento innovativo».

Sulla comunicazione degli arbitri: «Nel 2021 comunicazione e connessione tra addetti ai la vori sono fondamentali. È una svolta epocale, c’è bisogno di tempo per migliorare. La nuova governance Aia sta lavorando in tal senso, l’esperimento è stato un incipit, la strada non va abbandonata».

Favorevole al Var, Calvarese è tornato anche sull’ultimo Juventus-Inter, che ha scatenato diverse polemiche: «La mia decisione (sul ritiro, ndr) con quel match non c’entra, è determinata da altri elementi, come ho detto. C’era la possibilità di proseguire come arbitro e non solo come Var, ma ho scelto di lasciare per la mia azienda».

Poi una rapida battuta sul caso rimborsi: «Non sapevo nulla, come voi ho letto sui giornali». Infine, il miglior arbitro per Calvarese: «E’ la “squadra” degli arbitri, come ha rimarcato il nuovo designatore Gianluca Rocchi. Mancini durante gli Europei ha detto: con i singoli si vince la partita, con la squadra il campionato. È un concetto che sposo. A livello europeo dico Kuipers».