Le Olimpiadi come portabandiera della transizione digitale nello sport: è questa l’opinione di Alessandro Araimo, amministratore delegato di Discovery Italia, che trasmette tutto l’evento tramite le sue piattaforme Eurosport Player e Discovery Plus.
«Siamo andati oltre le nostre previsioni. Ci aspettavamo che il pubblico sportivo fosse oggi preparato a fruire del prodotto sport attraverso piattaforme diverse dalla classica tv, ma i riscontri che stiamo registrando in termini di nuovi abbonati, anche annuali, quindi non mordi e fuggi, sia direttamente che attraverso le altre piattaforme che con varie modalità serviamo, da Amazon a TimVision, da Dazn a Fastweb, sono assolutamente positivi» ha dichiarato Araimo.
«Non possiamo fornite dati puntuali. Però, ad esempio, posso dire che gli utenti unici sulla nostra piattaforma sono più che raddoppiati, il consumo è triplicato e abbiamo censito un milione di visitatori al giorno sui nostri canali digitali e social» ha continuato.
Discovery nel 2015 ha investito 1,3 miliardi per assicurarsi i diritti di quattro edizioni dei Giochi dal 2018 al 2024 per tutte le piattaforme, inclusa la televisione free-to-air, la pay-tv, Internet e la telefonia mobile in tutte le lingue di 50 Paesi europei. Per i giochi di Tokyo, sono oltre 3.000 ore live e fino a 30 canali in contemporanea dedicati a tutte le 48 discipline e a tutti i 339 eventi previsti.
Proprio sull’edizione attuale, Araimo ha dichiarato: «Abbiamo canali curati da noi sia generali che tematici, come ad esempio quello dedicato al basket o alla pallavolo – spiega Araimo -. Abbiamo canali su cui si può disporre di tutti i live. Abbiamo l’on demand e infine abbiamo l’area riservata a riassunti e clip. È chiaro che l’Olimpiade giapponese, con tanti eventi diversi, interessanti e contemporanei e comunque caratterizzati dal fuso orario, si presta particolarmente a questa esperienza innovativa. Ma non c’è dubbio che questo modello sia il futuro e che ci ponga all’avanguardia. Siamo perciò molto fieri».