La UEFA ha aperto un’inchiesta sulle frasi offensive e razziste del calciatore austriaco Marko Arnautovic pronunciate nei confronti del giocatore macedone Ezgjan Alioski dopo aver realizzato un gol nel corso della partita di domenica scorsa tra Austria e Macedonia del Nord.
Nei confronti di Arnautovic, 32 anni di origini serbe, ora la UEFA potrebbe applicare la pesante sanzione della squalifica, fino ad un massimo che può arrivare a 10 giornate. Il pronunciamento è atteso per la giornata di domani.
Al termine della partita il giocatore austriaco si era scusato ma alla federazione macedone le scuse non sono bastate e lunedì sera ha inviato una lettera ufficiale alla Federcalcio europea chiedendo una “punizione severa” nei confronti di Arnautovic.
«In conformità con l’articolo 31 (4) del Regolamento Disciplinare UEFA, un ispettore etico e disciplinare è stato nominato per condurre un’indagine sull’incidente che ha coinvolto il giocatore Marko Arnautovic che si è verificato durante la partita della fase a gironi del Campionato Europeo 2020 tra le squadre nazionali dell’Austria e della Macedonia del Nord il 13 giugno 2021», si legge in una nota della UEFA.
Il calciatore austriaco il giorno dopo la partita ha affermato: «Non sono razzista e non lo sarò mai, mi dispiace per tutte le persone che si sono sentite offese: dimentichiamo tutto questo, non fa parte del calcio».