Con il terremoto della Superlega che sembra al momento assestatosi, la UEFA deve cominciare a porsi delle domande sul futuro, e soprattutto sul modo con cui interfacciarsi con i club “secessionisti”. Il presidente dell’Uefa Ceferin, tuttavia, non ha usato giri di parole: “È chiaro che i club dovranno decidere se sono Super League o se sono un club europeo”, ha detto Ceferin in un’intervista telefonica con l’AP. “Se dicono che sono una Super League, allora non giocano in Champions League, ovviamente … e se sono pronti a farlo, possono giocare nella loro competizione”.
Nel mirino del numero uno della Uefa ci sono in particolare i 4 club che ufficialmente non hanno esplicitato l’uscita dalla Superlega: Barcellona, Juventus, Milan e Real Madrid. La UEFA sta valutando le sanzioni per i club coinvolti. “Stiamo ancora aspettando perizia legale e poi vedremo, ma tutti devono affrontare le conseguenze per le loro decisioni e lo sanno”, ha detto Ceferin. “Per me, è una situazione molto diversa tra i club che hanno ammesso il loro errore e hanno detto: ‘Lasceremo il progetto’. Gli altri principalmente sanno che direi che questo progetto è morto, ma non vogliono crederci, probabilmente”.
“Abbiamo concordato durante il comitato esecutivo di metterci in contatto con le federazioni calcistiche, le federazioni nazionali e le leghe interessate”, ha detto Ceferin. “Lo faremo la prossima settimana e vedremo. Sarebbe bello poter vedere cosa possono fare campionati specifici, cosa possono fare le federazioni e cosa può fare la UEFA”.
“Le nostre competizioni saranno fantastiche anche senza queste quattro squadre“, ha aggiunto Ceferin in un’intervista a De Spiegel.“Adesso possiamo dire che se qualcuno vuole essere egoista, può provare a fare di nuovo la Superlega. Ma ci hanno già provato una volta e hanno fallito”.