Un terzo della delegazione contagiata, tre campionati coinvolti per le positività dei giocatori, senza però nessuna indagine interna in vista. È questo il quadro relativo al focolaio nato nel ritiro dell’Italia durante l’ultima finestra delle nazionali, secondo quanto riprotato da Repubblica.
Sarebbero infatti saliti a 27 i contagiati, tra i quali 8 calciatori (Bonucci, Verratti, Florenzi, Grifo, Cragno, Sirigu, Bernardeschi, Pessina) e una serie di componenti dello staff, dai fisioterapisti ai dirigenti e persino gli operatori tv, oltre ai componenti dello staff tecnico del ct Mancini.
Tra questi ultimi, anche l’ex capitano della Roma Daniele De Rossi, ricoverato allo Spallanzani. “Le sue condizioni sono buone”, ha detto, ai microfoni di Radio Kisskiss Napoli il prof. Francesco Vaia, direttore danitario dell’Istituto Spallanzani. “L’ex calciatore della Roma è stato ricoverato a causa di una polmonite – le parole di Vaia – Le sue condizioni sono attualmente buone e posso dire che siamo ottimisti”.
La domanda, prosegue Repubblica, è cosa sia successo e come la bolla si sia rotta: la convinzione è che qualcosa sia andato storto a Sofia, in Bulgaria. Tuttavia, indagini interne non saranno aperte, aggiunge il quotidiano.