La pandemia non ferma il gioco online: è boom in Italia

L’industria del gaming è uno dei settori che, non solo non ha risentito della pandemia mondiale di Covid ma anzi, ha forse tratto dei vantaggi dalla serie di restrizioni imposte…

Green Pass sale scommesse

L’industria del gaming è uno dei settori che, non solo non ha risentito della pandemia mondiale di Covid ma anzi, ha forse tratto dei vantaggi dalla serie di restrizioni imposte ai cittadini.

Il settore del gioco, infatti, in Italia ma anche in altri paesi europei è cresciuto notevolmente. Lo dimostrano i dati del GGR, Gross Gaming Revenue, ovvero l’importo di denaro giocato sulle varie piattaforme legali autorizzate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Possiamo vedere, infatti, che in soli quattro anni (2016-2020) la somma di denaro speso dagli italiani nel settore delle scommesse sportive online e dei giochi da casinò e slot, oltre che per il poker, è aumentato del 250%.

Nel 2016, infatti, si attestava ad un miliardo di euro mentre nel 2020 è arrivato a 2,4 miliardi di euro. Il trend è ovviamente positivo nel corso di questo quadriennio, ma quello che emerge di più è il distacco davvero importante tra il 2019 e il 2020 che registrano rispettivamente 1,7 miliardi e appunto 2,4 miliardi di euro. Ovviamente a farla da padrone sono i giochi da casinò online e le slot e le scommesse sportive.

Le grandi holding del gioco

Ogni settore, poi, hai i suoi leader anche se non mancano diversi concessionari che riescono ad imporsi sia nelle scommesse sportive che nel settore dei casinò online. Ad esempio, per quanto riguarda i giochi casinò e le slot, prevale su tutti PokerStars con oltre il 12% di GGR. Se parliamo di Poker, poi, il dominio di PokerStars è davvero incredibile visto che si registra quasi al 60% rispetto a Sisal e Snai che arrivano poco oltre il 7%.

C’è però un altro dato curioso che vogliamo prendere in esame, ovvero la presenza di grandi holding che possiedono diverse piattaforme nell’industria del gaming e che operano negli stessi mercati. Vediamo i casi più emblematici, e poi cerchiamo di capire le ragioni alla base di questa situazione nell’industria del gaming.

Multinazionali che controllano l’industria del gaming: ecco chi sono

Entain

Il marchio inglese, quotato alla Borsa di Londra dal 2004, è uno degli emblemi di ciò che stiamo dicendo. All’interno del suo gruppo è possibile trovare una lunga serie di importanti brand sia nel settore delle scommesse sportive, sia in quello dei casinò europei ma anche americani. Volendo soffermarci sulle piattaforme più conosciute in Italia, possiamo nominare ad esempio Bwin ed Eurobet, capaci rispettivamente di conquistare il 4,5% e il 6,6% di denaro speso nei giochi da casinò e nelle slot in Italia. Le due piattaforme citate, poi, tra online e negozi distribuiti sul territorio italiano, conquistano oltre il 14% del denaro speso in scommesse.

Nel corso degli ultimi tempi, Entain, ha vissuto due momenti abbastanza movimenti. Prima ha cambiato nome passando da GVC ad appunto Entain, poi ha cambiato anche il CEO. Shay Segev, infatti, ha lasciato la compagnia per passare a Dazn e la guida è andata a Jette Nygaard-Andersen. Tra i prossimi obiettivi di Entain, c’è la volontà di continuare la sua affermazione nel settore passando anche per nuovi investimenti. Nelle ultime settimane si è parlato anche della possibile join venture con OptimaBet, leader dei bookmaker nei paesi balcanici.

Ovviamente, anche il settore dei casinò ricopre un ruolo fondamentale per Entain, come dimostra la presenza di alcune piattaforme come Casino King, Casino Las Vegas e Gioco Digitale, quest’ultima abbastanza conosciuta nel mercato italiano.

Flutter Entertainment

Si tratta di una delle più importanti protagoniste della gaming industry. Nasce dalla fusione di due importanti brand come Paddy Power e Betfair. È quotata alla Borsa di Londra e il suo titolo è cresciuto in maniera costante e decisa. Nel marzo 2016, ad esempio, il suo valore era di poco più di 9.000 sterline inglese. Cinque anni dopo, un’azione di Flutter Entertainment è quotata a circa 14.5000 sterline.

Tra i brand famosi in Italia sia nel settore del gaming che delle scommesse sportive. In quest’ultima sezione, oltre ai già citati Paddy Power e Betfair, troviamo Adjarabet, leader georgiano e SkyBet. Tra i brand più importanti, ance in Italia, troviamo sicuramente PokerStars leader da anni nell’incasso nel settore dei casinò e delle slot con il 12% di GGR conquistato nel 2020.

Inoltre, come detto anche in precedenza, è la piattaforme che domina nel Poker cash e nei tornei di Texana. Nel 2020 sul suo sito, sono stati puntati il 58% del denaro totale speso nel poker. Dietro PokerStars troviamo Sisal e Snai con poco più del 7%.

Caesar Entertainment

Altro colosso nell’industria del gaming, soprattutto quella dei casinò terrestri e di Las Vegas, è la Caesars Entertainment. Possiede diversi maxi resort e casinò, tra cui ovviamente il Caesars Palace, simbolo di questa holding. Bisogna considerare, però, che possiede più di 40 strutture che fanno parte dei marchi Carsars, Bally’s, Harrah’s e Grand Casino.

Da alcuni anni, però, visto anche il leggero calo riscontrato nelle strutture terrestri, senza considerare il crollo vertiginoso del 2020, dovuto ovviamente alla pandemia di Coronavirus, la Caesars Entertainment sta provando a trovare il suo spazio anche nel mondo dell’online. Una delle operazioni più importanti, che sicuramente la aiuterà in questo settore, oltre ad creare un propria storia anche nel mondo dei bookmaker, è l’acquisizione per circa tre miliardi di sterline (3,7 miliardi di dollari) di William Hill, uno dei brand di scommesse più antichi e famosi in Europa e nel Mondo. L’acquisizione è stata chiusa tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021.

Come risolvere alcuni problemi

Riuscire a farsi strada tra le varie piattaforme di gioco autorizzate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in Italia, soprattutto per quel che riguarda il settore dei giochi da casinò e delle slot non è sempre così facile. Uno dei principali problemi, infatti, è quello di riuscire a trovare tutte le informazioni necessarie e poter fare dei confronto tra i vari siti, le loro offerte di benvenuto e la gamma di giochi offerti.

Ecco perché spesso i giocatori italiani sentono la necessità di affidarsi ad alcuni siti che effettuano una serie di analisi, serie e approfondite, con un confronto imparziale dei migliori casinò online disponibili in Italia. Troppo spesso, infatti, capita che gli utenti si iscrivano su siti che non sono autorizzati dall’ADM. Questi, prima di tutto non pagano le loro tasse in Italia creando già un primo danno ai giocatori e alla nazione. In secondo luogo, poi, c’è il pericolo che i giocatori italiani finiscano vittime di truffe create ad hoc da criminali cibernetici.

Grazie a questi siti, invece, in cui operano esperti del settore in collaborazione con giocatori professionisti, ci sono delle dettagliate analisi sui vari aspetti di ogni piattaforma e un confronto tra loro. In questo modo gli utenti non sono indirizzati nella scelta, ma possono in autonomia prendere la propria decisione in base alle loro esigenze.

Perché le multinazionali controllano la gaming industry?

Abbiamo visto, quindi, quali sono le multinazionali che controllano l’industria del gaming, o comunque alcune tra le principali. Ma perchè avviene ciò? Ovviamente i motivi sono vari e trovare i più importanti non è semplice.

Tra questi però possiamo sicuramente citarne alcuni. Ecco quali sono.

Grandi risorse economiche

Quando si parla di brand così importanti nel settore del gambling e delle scommesse sportive bisogna sapere che possono contare su budget davvero illimitati e quindi alcune operazioni finanziarie, ad esempio le varie acquisizioni, diventano possibili solo per loro. Inoltre, si tratta di aziende per lo più quotate in borsa e quindi molto affidabili. Il titolo di Entain, ad esempio, quotato alla Borsa di Londra, ha subito una crescita decisamente importante. Basta considerare che a dicembre del 2004 valeva 450 sterline, mentre a marzo del 2021 il valore è triplicato.

Conoscenza del settore

Una holding dell’industria del gambling ha sicuramente un vantaggio in più rispetto ad altre multinazionali nuove in questo settore, oppure rispetto ad altri concessionari. Questi, spesso, sono molto piccoli e devono farsi strada in un settore in cui ci sono veri giganti. Ecco perché, alla fine, i giganti riusciranno sempre a convincere le piccole aziende titolari di licenze in paesi importanti, come ad esempio l’Italia, a vendere. Questo garantisce un doppio vantaggio. Prima di tutto la concorrenza diventa meno affollata e soprattutto si entra spesso in settori in cui sarebbe stato difficile entrare. Questo è, ad esempio, il caso di William Hill, acquisita negli ultimi mesi da Caesars Entertainment. Parliamo di un’operazione in grado di aumentare l’appeal di Caesars nel settore delle scommesse in cui William Hill è uno dei leader e marchi storici inglese.

Perdite limitate

Le grandi compagnie che controllano l’industria del gaming non hanno neanche paura di andare incontro a possibili perdite. Questo perché nella gran parte dei casi, il settore del gaming difficilmente riscontra deficit. Come abbiamo visto, infatti, i guadagni sono sempre abbastanza importanti. In secondo luogo, poi, le case bisogna considerare che avendo diversi marchi nello stesso Paese, ci sarà sempre un brand che riuscirà a sostenere gli incassi.

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