Con la campagna vaccinale ormai in fase avanzata, si può cominciare a pensare ai calciatori: è questo in poche parole il pensiero di Gareth Southgate, Ct della nazionale inglese, riportato dal Daily Mail.
Continuando di questo passo, il governo di Londra ha confermato che entro la fine di luglio tutti gli adulti avranno ricevuto la prima dose del vaccino. Ma con gli Europei che iniziano a giugno, tale scenario potrebbe significare ancora problemi e quarantene per la Nazionale e il suo staff, nonché per i lavoratori coinvolto nell’organizzazione del torneo.
Secondo Southgate, si è arrivati a un punto per cui sarebbe tutto sommato «accettabile» che giocatori e lavoratori fossero inseriti nella lista delle priorità del NHS, il servizio sanitario britannico.
«La nostra campagna vaccinale è stata incredibile, poiché 25 milioni di persone e quasi tutte le persone vulnerabili hanno ricevuto la prima dose», ha dichiarato il Ct, «i calciatori devono correre qualche rischio tornando dalle famiglie e molti di loro hanno preso il virus perché hanno lavorato».
Southgate ha continuato: «Non sto in alcun modo suggerendo che avrebbero dovuto avere la priorità rispetto ai lavoratori chiave e degli insegnanti, ma ci stiamo avvicinando al punto in cui diventa accettabile farlo. Il calcio potrebbe far risparmiare il denaro dell’NHS, comprando i vaccini e somministrandoli».
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