La UEFA starebbe lavorando a un progetto per portare la finale di Champions League fuori dall’Europa, a New York, come parte dei piani per l’ampliamento e il cambio format della massima competizione europea per club a partire dal 2024.
La Federcalcio europea è già in procinto di apportare radicali modifiche alla competizione, che vedrà un’estensione da 32 a 36 squadre a partire dal 2024. Ma secondo quanto riportato dal Sun, il nuovo formato vedrà anche la disputa di una finale negli USA, come parte di un processo per estendere gli interessi commerciali globali e mantenere gli accordi di sponsorizzazione esistenti.
La finale di quest’anno si svolgerà a Istanbul, in Turchia, mentre le finali successive si terranno a San Pietroburgo, Monaco e poi a Londra, allo storico Wembley Stadium, per l’ultima edizione (quella del 2023/24) che si svolgerà nel formato attuale.
Ma dalla stagione 2024/25, la UEFA mira a rivedere la competizione e per la disputa delle finali potrebbe prendere in considerazione le sedi globali. In particolare, una finale a New York sarebbe attraente per la UEFA che vorrebbe guadagnare sul mercato americano soddisfare la richiesta di portare partite di alto livello dall’Europa agli Stati Uniti.
Potenzialmente il MetLife Stadium nel vicino New Jersey, sede dei New York Giants e dei New York Jets, potrebbe essere utilizzato vista la capienza di oltre 82.000 posti. Organizzare la finale negli Stati Uniti, inoltre, darebbe inizio a una guerra di offerte tra le emittenti USA per i diritti televisivi.
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Il presidente UEFA Aleksander Ceferin ha parlato della possibilità di portare la finale di Champions League fuori dall’Europa poco dopo la sua elezione nel 2016. «Penso che potrebbe essere un’idea in futuro, ma dobbiamo parlarne. Andare dal Portogallo all’Azerbaigian, ad esempio, è quasi come andare a New York. Per i fan non sarebbe un problema», aveva sottolineato.