L’Area Studi di Mediobanca, nella terza edizione del Fashion Annual Talk, il nuovo report sul Sistema Moda che aggrega i dati finanziari di 80 multinazionali del fashion e delle 177 delle maggiori aziende italiane della moda, ha realizzato un’analisi sulla situazione della mercato della moda alla luce dell’emergenza Coronavirus.
Nel pre-pandemia, a dominare la classifica del fatturato è stata LVMH, capace di mantenere a distanza Nike e Adidas. Presenti tra le prime posizioni anche Inditex, società che controlla Zara, H&M e la giapponese Fast Retailing. Tra le italiane, prima posizione per Prada, 34esima nella classifica globale.
Nel dettaglio:
- LVMH: 53,7 miliardi
- Nike: 33,3
- Inditex: 28,3
- Adidas: 23,6
- H&M: 22,3
- Fast Retailing: 18,8
Parlando per Paesi, l’Italia è stato il Paese più rappresentato dal punto di vista numerico, ma ad aggiudicarsi il primato per giro d’affari è stata la Francia, con una quota del 36% del fatturato aggregato. Primeggia in ogni caso l’Europa, che ha prodotto il 56% del fatturato complessivo, contro il 34% nordamericano.
L’effetto dell’emergenza Coronavirus è stato evidente. La stessa Europa risulta la regione più colpita, perdendo il 23,7% nei primi 9 mesi del 2020. Tutto questo nonostante l’accelerazione delle vendite online, salite in media del 60%.
Per Mediobanca, tuttavia, anche se per l’intera industria della moda le vendite via Internet arriveranno a incidere oltre un terzo sul fatturato complessivo, non sostituiranno le vendite in negozio. Il futuro vedrà molto probabilmente una commistione tra canale fisico e canale digitale.