Riuscire a individuare talenti emergenti prima che questi abbiano un costo del cartellino particolarmente elevato può non essere semplice, soprattutto se non si può contare su una vasta rete di osservatori. A volte, però, la tecnologia può rivelarsi un supporto importante, come sta verificando in prima persona il Burnley, club che milita in Premier League, che ha deciso di sfruttare un’app per potenziare la rosa.
Il sistema si avvale dell’intelligenza artificiale e sarà messo a disposizione del club grazie a una collaborazione instaurata con la piattaforma AiSCOUT.
Un progetto di questo tipo punta anche a rafforzare il settore giovanile, una leva sempre più importante per chi vuole coltivare campioncini direttamente in casa senza dover necessariamente investire grandi cifre di denaro.
L’iniziativa si focalizza infatti su giovani promesse dal 14 anni in su, che potranno così essere inseriti nell’Academy del “Clarets”. I ragazzi possono contare anche su questa particolare vetrina e mettersi in mostra catturando l’interesse dei talent scout.
Attraverso una app gratuita i calciatori potranno infatti caricare dei video da cellulare in cui si cimentano individualmente esercizi fisici e tecnici, sarà poi l’intelligenza artificiale di AiSCOUT a fornire un punteggio e a rendere disponibili le informazioni per chi fa scouting.
Il Burnley punta seriamente su questa idea e non vuole trascurare alcun dettaglio. Gli elementi ritenuti più meritevoli dai parametri della app verranno invitati a partecipare a uno stage ufficiale nell’Academy entro la fine dell’anno per capire le reali potenzialità e un eventuale inserimento nel settore giovanile.
“Si tratta di una prima opportunità per noi di introdurre nuove tecnologie basate su dati per aprire ancora di più il Burnley al mondo dando una opportunità ai giovani aspiranti giocatori di tutto il pianeta. Non vediamo l’ora di espandere il programma per tutto il 2021“, sono le parole del proprietario del club, Alan Pace, riportate dall’Adnkronos.
“Con la pandemia che attualmente sta portando a una sospensione del calcio giovanile nel Lancashire e in tutto il Regno Unito, questo processo rappresenta un’opportunità inclusiva per i giocatori attraverso una serie di esercitazioni da effettuare dove vogliono che potrebbe infine portare alla loro scoperta da parte di un club di Premier League“.