I club di Premier League potrebbero perdere circa 110 milioni di sterline dalle sponsorizzazioni delle società di scommesse, se la revisione della legge sul gioco d’azzardo porterà a un divieto di questo tipo di pubblicità sulle divise da gioco delle squadre.
Come riporta il Daily Mail, i main sponsor di otto club sui venti del massimo campionato sono attualmente riconducibili all’industria del gioco d’azzardo, il che porta a circa 70 milioni di sterline. Inoltre, per quanto riguarda la EFL, i club incassano 40 milioni di sterline da accordi di sponsorizzazione e commerciali della lega.
Nella stagione di Premier League in corso, West Ham, Wolverhampton, Burnley, Southampton, Leeds, Crystal Palace, Newcastle e Fulham portano tutte loghi di società di scommesse sulla parte frontale delle loro maglie, mentre Aston Villa e West Bromwich Albion hanno società di scommesse come sponsor di manica.
CLUB | SPONSOR | CIFRE |
West Ham United | Betway | *10 |
Everton | SportPesa | 9,6 |
Wolverhampton | ManBetX | 8 |
Burnley | LoveBet | 7,5 |
Crystal Palace | ManBetX | 6,5 |
Newcastle United | Fun88 | 6,5 |
Watford | Sportsbet.io | 6,5 |
Aston Villa | W88 | 6 |
Norwich City | Dafabet | 3 |
*dati in milioni di sterline (fonte: Statista) |
A livello economico, il colpo che il mondo del calcio inglese potrebbe subire a causa di eventuali modifiche alla normativa in questione sarà ancora maggiore se la revisione porterà a limiti più ampi al coinvolgimento delle società di scommesse.
Rick Parry, il presidente della EFL, ha detto il mese scorso di fronte al Parlamento che sarebbe «potenzialmente catastrofico» se un divieto di pubblicità da parte di società di scommesse nel calcio fosse imposto «dall’oggi al domani».
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Parlando al Daily Mail, Parry ha aggiunto: «Il tempismo non potrebbe essere peggiore. La situazione che i club devono affrontare in questo momento è piuttosto disastrosa. L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno al momento sono le restrizioni su altre preziose fonti di reddito perché non possono essere sostituite dall’oggi al domani».
Richard Masters, amministratore delegato della Premier League, ha affermato che i partner delle scommesse sul calcio si autoregolamentano e che «non dovrebbe esserci un divieto sulle sponsorizzazioni».