Si chiama “Rosan”, e – come spiega Il Secolo XIX – è il trust costituito da Gianluca Vidal, su disposizione della famiglia Ferrero, per far confluire il 100% delle quote di Sport e Spettacolo, società che controlla la Sampdoria.
Da quasi due settimane, dunque, l’advisor Vidal è custode della quota del 100%, ma non può influire sulle decisioni di Sport e Spettacolo, che rimane autonoma (e il cui organo amministrativo decide le sorti della Sampdoria).
Il fine del trust è quello di «giungere alla cessione sul mercato ed utilizzarne il prezzo incassato» per «in primis estinguere ogni debito di Holding Max stessa», stando a quanto si legge sul verbale dell’assemblea della capogruppo della “piramide Ferrero”.
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In secondo luogo, l’obiettivo con il residuo è quello di «garantire con apporto di finanza esterna tre procedure concordatarie», Eleven Finance, Farvem e Abaco 101 (multisala a Padova).
Infine, per prevenire per queste tre società «nonché per le fallite Ellemme Group, Blu Cinematografica, Blu Line, Maestrale l’esperimento di azioni di responsabilità giudiziarie compresa la rinuncia ad ogni pretesa sia in sede civile, che penale di Giorgio, Vanessa, Massimo, Michela Ferrero».
E tutto ciò, «fino al limite di spessa di 33 milioni». La somma va ricavata dalla cessione di Sport e Spettacolo – e quindi della Sampdoria – entro 30 mesi dall’omologa del piano, sempre che venga accettato dal giudice e dai creditori.
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In questi mesi, inoltre, Ferrero potrebbe anche cercare delle soluzioni che gli consentano di tenere il club blucerchiato. In ogni caso, questa è la conferma di come la cessione della Samp sia la garanzia della famiglia Ferrero.