Si può sciare a Natale? «Non possiamo permettere che la fine dell’anno diventi come Ferragosto». Il pensiero di un ministro del governo Conte è chiaro. Si prospetta un Natale senza veglioni, tavolate, tombolate e soprattutto senza vacanze sulla neve, vista la chiusura delle piste da sci.
La conferma arriva anche da Palazzo Chigi: «Stiamo studiando un’iniziativa a livello europeo per prevenire le vacanze sulla neve che attirando appassionati degli sport sciistici e dei soggiorni in montagna, farebbero il paio con le vacanze spensierate, con serate in discoteca, della scorsa estate». L’idea è di consentire l’apertura alla fine di gennaio, se i numeri chiaramente continueranno a essere sotto controllo, con l’arrivo del vaccino.
Si può sciare a Natale? La linea dura
Come sottolinea la Repubblica, per anticipare e contrastare la terza ondata, dunque, l’Italia sceglie la linea dura per questo fine 2020. Nonostante l’Rt italiano scenderà verosimilmente sotto l’1 entro la fine della prossima settimana, quasi certamente entro il 3 dicembre, data in cui potrebbero essere decise misure molto meno restrittive, i tecnici di Palazzo Chigi ritengono che sia necessario stringere i denti fino alla fine di gennaio.
«Non è il momento di allentare la stretta – dicono da Palazzo Chigi. – Il sistema di misure restrittive che il governo ha voluto introdurre nello scetticismo generale inizia a dare i suoi frutti».
Si può sciare a Natale? Tutte le regioni gialle in attesa del vaccino
Dunque niente ristoranti aperti, trasporti a pieno regime e, soprattutto mobilità tra Regioni, con i controesodi natalizi. Anche perché è molto probabile che entro la fine di gennaio 2021 saranno somministrate le prime dosi di vaccini. E arriveranno anche gli anticorpi monoclonali, farmaci potentissimi in grado di curare anche i pazienti più gravi.
Il presidente del Consiglio Conte e i suoi ministri sono convinti che il sistema, con la divisione delle regioni per colori, funzioni. Perché sta dando i risultati che doveva in tema sanitario senza però dare lo stesso colpo mortale del lockdown di marzo all’economia. Per questo il governo ha immaginato una road map: tutte le regioni potrebbero diventare gialle con la possibilità di inasprire le misure provincia per provincia.
«La strategia che abbiamo adottato sta funzionando – dicono ancora dal governo. – Lo dimostrano i dati che ormai si manifestano sempre con maggiore chiarezza. Non è il momento, però, di cantare vittoria. Il virus continua a circolare e lo farà ancora nei prossimi mesi».
«Il governo è pienamente consapevole che affrontare le festività natalizie senza alcune cautele aggiuntive sarebbe da irresponsabili. Le occasioni di socialità e i momenti di convivialità sono particolarmente intensi durante il periodo natalizio e sino alla Befana: se una Regione fosse lasciata ad affrontare questo periodo con il regime di misure proprio di una zona gialla o arancione, il contagio farebbe un balzo in avanti con il rischio che la curva a gennaio vada nuovamente fuori controllo».