Ronaldo risarcimento Corea – Torna a far discutere il caso che ha coinvolto Cristiano Ronaldo e la Juventus in relazione all’amichevole disputata dal club bianconero in Corea del Sud nell’estate del 2019.
Secondo quanto riportato da AFP, un tribunale sudcoreano ha ordinato a un promotore locale di risarcire i tifosi che non avevano potuto vedere la stella della Juventus in azione sul terreno di gioco, durante una partita giocata appunto a Seoul nel 2019.
Nonostante i proclami e la corsa allo stadio di 65.000 spettatori per vedere in azione il portoghese, Ronaldo era rimasto a riposo in panchina per tutta la durata del match, che vedeva i bianconeri opposti a una selezione di calciatori della K-League, il campionato sudcoreano di calcio.
Il promotore «aveva l’obbligo contrattuale di garantire che Ronaldo giocasse, salvo circostanze impreviste», ha sentenziato oggi il tribunale distrettuale centrale di Seoul, secondo l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap. Il calciatore non era però sceso in campo dopo che lo staff medico gli aveva raccomandato di rimanere a riposo a causa di un affaticamento muscolare
Il tribunale ha stabilito che il promotore della partita, The Fasta, ha il dovere di rimborsare la metà del prezzo del biglietto e ulteriori 50.000 won (37 euro) a ciascuno dei 162 querelanti che gli hanno fatto causa. The Fasta aveva infatti promosso i biglietti della sfida facendo leva sulla presenza di Ronaldo, ticket il cui prezzo oscillava tra i 30.000 ei 400.000 won (da 22 a 301 euro) e che sono stati venduti in meno di tre minuti.
Nessuna azione è stata intrapresa contro Ronaldo o la Juventus. Questo verdetto fa seguito a quello, lo scorso febbraio del tribunale distrettuale di Incheon, che aveva costretto l’ente promotore a pagare 282 euro a due fan che lo avevano accusato di falsa pubblicità.