Sky Italia non potrà avere diritti tv esclusivi per l’iptv fino al 2022. E’ quanto stabilito dalla sentenza del Consiglio di Stato, che «ha dichiarato il ricorso (presentato dalla pay tv satellitare, ndr) inammissibile e compensa le spese di lite».
Il giudizio è arrivato dopo che il 12 novembre si era tenuta la seduta del Consiglio di Stato che aveva recepito la documentazione presentata da Sky e dai legali di Cleary Gottlieb in merito allo stop, imposto alcuni mesi fa, dallo stesso organo di rilievo costituzionale rispetto alla possibilità di ottenere le esclusive delle immagini (sport, cinema e serie tv) sul canale iptv fino al 2022.
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La bocciatura segue il via libera concesso dal Tar del Lazio all’emittente satellitare successivo all’operazione di acquisizione di R2, gli asset industriali dell’ex Mediaset Premium. Un’operazione che non si era mai completata, perché Sky aveva poi deciso di non procedere al closing dopo l’intervento dell’Antitrust.
La sentenza era particolarmente attesa dalla Serie A, che dopo l’approvazione all’unanimità della proposta della cordata Cvc-Advent-Fsi si prepara a lanciare il bando per i diritti televisivi nazionali 2021-2024.
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E se Sky non potrà avere accesso esclusivo ai pacchetti per il digitale/internet potrebbe mettere sul piatto un’offerta ridotta rispetto a quella inizialmente prevista. Ciò potrebbe avere un impatto decisivo sui ricavi da diritti tv sul mercato italiano, un mercato che può fare gola nuovi player quali Amazon e Tim.