Tamponi Lazio, Nanni: «Molto strano, bisogna andare a fondo»

Gianni Nanni, responsabile del Cts per la FIGC (e medico del Bologna), è intervenuto in n’intervista al Corriere dello Sport per parlare del caso tamponi che ha coinvolto la Lazio…

Tamponi Lazio parte offesa

Gianni Nanni, responsabile del Cts per la FIGC (e medico del Bologna), è intervenuto in n’intervista al Corriere dello Sport per parlare del caso tamponi che ha coinvolto la Lazio nelle ultime settimane.

«Un’autorità centrale sarebbe forse più equa per tutti», ha esordito a proposito di una soluzione per evitare situazioni come quella del club biancoceleste. «Come l’antidoping, una cosa del genere. Devi stare a quello che dice, che decide, e se poi c’è qualcosa che va a tuo sfavore puoi avere opportunità per difenderti».

«Ma in generale – prosegue Nanni – sai che c’è un’autorità che decide, verifica e controlla. Va bene se questa autorità centrale è un garante per tutti. Dobbiamo essere certi che questa autorità centrale faccia bene le cose, i test, i prelievi del secreto, che tutto venga letto in maniera uniforme e corretta, che sia uguale per tutti».

Sul metodo: «Penso che il Synlab, il laboratorio dell’UEFA, utilizzi gli stessi test che si usano qui. Mi risulta che facciano i test molecolari, e quindi mi viene da dire che quello adottato dovrebbe essere un parametro uguale per tutti. Però se si verificano costantemente queste diversità bisogna andarci a fondo».

Sulle differenze di risultati, Nanni dice che «è molto strano. Credo che questa diversità vada sanata, noi non possiamo avere un arbitraggio che adopera una regola o l’altra, dobbiamo essere certi dell’arbitraggio e basta».

«Io credo che ci siano delle sensibilità diverse da laboratorio a laboratorio – conclude Nanni –, ma sinceramente non puoi sbagliare tutti i tamponi che fai. Su uno o due, ok, ci può stare, possono esserci delle incertezze. Ma dobbiamo arrivare a una soluzione definitiva».