L'Uefa valuta l'opzione Russia per Euro 2020

EURO 2020 Russia – L’Europeo itinerante, organizzato in 12 paesi, voluto da Michel Platini, ex presidente UEFA, potrebbe non svolgersi in questa forma. Visti gli ultimi sviluppi legati alla pandemia…

EURO 2020 cambia nome

EURO 2020 Russia – L’Europeo itinerante, organizzato in 12 paesi, voluto da Michel Platini, ex presidente UEFA, potrebbe non svolgersi in questa forma. Visti gli ultimi sviluppi legati alla pandemia di coronavirus è infatti difficile immaginare 24 selezioni in viaggio attraverso 12 nazioni del Vecchio Continente dall’11 giugno all’11 luglio 2021.

La Federcalcio europea è quindi al lavoro per trovare soluzioni alternative per portare a termine il torneo continentale, rinviato già di un anno rispetto all’appuntamento del 2020. Le Parisien riporta che l’ipotesi più accreditata è quella di organizzare l’intero Europeo in Russia. E le ragioni per farlo sono molteplici.

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In primo luogo perché la Russia, paese ospitante dei Mondiali 2018, già all’inizio della crisi sanitaria aveva offerto il suo aiuto alla UEFA per far sì che EURO 2020 si svolgesse sul suo suolo nelle date iniziali (dal 12 giugno al 12 luglio 2020). A favore dello stato governato da Putin vi sono le infrastrutture già presenti, tra cui diversi nuovi stadi e il  successo dei Mondiali 2018.

La Russia la scora primavera si era candidata visto che al tempo aveva evidenziato un basso tasso di persone infette, da allora però la pandemia è cresciuta in modo esponenziale e la Russia ha quasi 29.000 morti per il Covid-19 per oltre 1,6 milioni di casi.

Le opinioni divergono, tuttavia, sulla reale situazione sanitaria nel Paese. I dati comunicati dal Cremlino vengono regolarmente messi in discussione. Un punto che potrebbe pesare anche nella decisione finale di mantenere la Russia o semplicemente San Pietroburgo come città ospitante. Inoltre, i confini del paese sono stati chiusi dal 18 marzo, ma sono state concesse eccezioni alle squadre sportive.

La UEFA, contattata dal quotidiano francese, non conferma nulla e assicura che ci vorrà tutto il suo tempo per decidere e comunicare i dettagli dell’organizzazione della competizione. La Federazione si aspetta in particolare di conoscere le norme sanitarie in vigore in ogni nazione per quanto riguarda l’accoglienza degli spettatori, punto cruciale per gli incassi.