Migliorano nel terzo trimestre i conti del gruppo Lvmh, noto brand operante nel settore del lusso e accostato a più riprese anche al Milan nel recente passato.
Sebbene sia stato fortemente impattato dalla crisi sanitaria e risenta tuttora in molti paesi della sospensione dei viaggi internazionali – spiega MF-Milano Finanza –, il colosso francese guidato da Bernard Arnault ha archiviato i nove mesi del 2020 con un fatturato in calo del 21% a 30,3 miliardi di euro (38 miliardi nel 2019), registrando una lenta ripresa nel terzo trimestre (-7%) rispetto alla prima metà dell’anno.
In particolare, l’ultimo periodo ha mostrato segnali incoraggianti dalle categorie Wines & spirits e Fashion & leather goods, malgrado la diminuzione dei ricavi rispettivamente del 15% a 3,34 miliardi di euro e dell’11% a quasi 14 miliardi nei nove mesi.
A fare da traino sono stati il successo delle collezioni Louis Vuitton e Dior, l’incremento del business dello champagne. La divisione Perfumes & cosmetics ha registrato un calo del 25% a 3,67 miliardi, mentre i ricavi del segmento Watches & jewelry sono ammontati a 2,26 miliardi di euro (-30%).
«In un contesto molto turbolento, caratterizzato da continue incertezze economiche e sanitarie, Lvmh continuerà a esercitare cautela, a rafforzare il controllo dei costi e la selettività dei propri investimenti. Il gruppo manterrà una strategia focalizzata sulla conservazione del valore dei propri marchi, continuando gli investimenti di marketing e comunicazione», ha reso noto il management.