Rimesse e punizioni, il calcio del futuro secondo Wenger

L’ex allenatore dell’Arsenal Arsene Wenger ha rilasciato una lunga intervista a BBC Sport, in vista del lancio della sua autobiografia: My Life in Red and White. Wenger ha toccato diversi…

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L’ex allenatore dell’Arsenal Arsene Wenger ha rilasciato una lunga intervista a BBC Sport, in vista del lancio della sua autobiografia: My Life in Red and White. Wenger ha toccato diversi argomenti, dai Gunners al VAR, fino a come potrebbero cambiare alcune regole nel mondo del calcio.

A proposito del VAR, l’ex tecnico dei Gunners ha detto: «Prima di tutto, chiediamoci: il VAR è efficiente? Quando guardi le statistiche, queste mostrano che siamo passati dall’84% di decisioni giuste al 95%. È un sistema al di sopra delle nostre opinioni».

«La seconda cosa – aggiunge – è che combatte la corruzione perché un uomo da solo non può influenzare una decisione. Per me questo è qualcosa di importante perché non è sempre stato così. Sì, a volte può essere lento, ma credo che se lo eliminassimo la gente lo vorrebbe indietro».

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Poi, un pensiero sul tema del razzismo: «Non possiamo tollerare il razzismo e credo che lo sport, e in particolare il calcio, abbia un’enorme responsabilità: mostrare come possiamo vivere insieme, condividere ciò che amiamo».

«Penso che non possiamo tollerare il razzismo sugli spalti. Dobbiamo punirlo. Come punirlo? Non abbiamo ancora trovato la risposta giusta. Credo che si possano avere telecamere per riconoscere le persone che lo fanno e bandirle a vita», spiega.

Non è una novità che Wenger guardi a regole futuristiche per il mondo del calcio, a cominciare dalle rimesse laterali: «Quando si effettua una rimessa in gioco, dovrebbe essere un vantaggio per la squadra in possesso di palla. Ma in realtà sei in svantaggio con nove giocatori sul campo contro i 10 avversari. Inoltre, devi usare le mani per giocare la palla. Direi che hai più possibilità di perdere la palla».

«Ecco perché credo che dobbiamo sempre pensare a come rendere il gioco più veloce e spettacolare. Allora perché non rimettere in gioco il pallone con i piedi quando si è nella propria metà campo», si chiede l’ex allenatore.

Poi, un pensiero anche sui calci di punizione: «Dobbiamo sempre cercare di pensare come rendere il gioco più veloce e più interessante, e la maggior parte delle regole che sono state create hanno portato a un gioco più spettacolare. Credo anche che si dovrebbe poter eseguire un calcio di punizione (con più tocchi) per sè stessi quando si subisce un fallo», ha concluso Wenger.