Il piano di Friedkin per la Roma [DOCUMENTI]

Coniugare la competitività sul campo, in Italia e in Europa, con i conti in ordine, fino alla costruzione del nuovo stadio, progetto che dunque non finisce nel cassetto, ma per il…

Chi è Ryan Norris

Coniugare la competitività sul campo, in Italia e in Europa, con i conti in ordine, fino alla costruzione del nuovo stadio, progetto che dunque non finisce nel cassetto, ma per il quale saranno valutate «tutte le opzioni praticabili» per arrivare alla sua realizzazione.

Nel prospetto informativo relativo all’opa obbligatoria sulle azioni della Roma, il neo presidente del club giallorosso, Dan Friedkin, mette nero su bianco quelli che sono gli obiettivi sportivi ed economici dietro all’acquisizione della società capitolina.

Una sorta di programma del presidente, che assume particolare valore in quanto contenuto in un documento ufficiale passato al vaglio della Consob.

«A seguito del perfezionamento dell’offerta», si legge nel documento, «l’offerente intende perseguire i seguenti obiettivi»:

  • allestire una squadra in grado di competere per le prime posizioni nel campionato nazionale e nelle competizioni internazionali;
  • introdurre una strategia disciplinata in relazione all’acquisto, sviluppo e cessione dei calciatori al fine di assicurare la solidità finanziaria a lungo termine del club;
  • continuare a rafforzare la percezione e la visibilità internazionale del brand AS Roma;
  • valutare tutte le opzioni praticabili in relazione alla costruzione del nuovo stadio;
  • espandere la relazione con i tifosi del club a livello mondiale, offrendo opportunità di coinvolgimento e interazione con il club sempre maggiori, anche attraverso l’utilizzo di canali digitali;
  • lavorare con i proprietari degli altri club della Serie A ed Europei, nonché con gli organi di governo calcistico, al fine di massimizzare l’attrattività globale e il valore della Serie A e delle competizioni internazionali.

Nel documento d’offerta Friedkin ribadisce inoltre il proprio impegno a fare fronte alle esigenze finanziarie della Roma anche attraverso la sottoscrizione dell’aumento di capitale, come eventualmente integrato, attraverso la conversione in capitale dei finanziamenti soci già erogati.