Roma, si valuta un incremento dell’aumento capitale

Roma aumento capitale – La Roma ha pubblicato – su richiesta della Consob – le indicazioni preliminari sui risultati economici della Società e del Gruppo al 30 giugno 2020 nonché…

Chi è Dan Friedkin

Roma aumento capitale – La Roma ha pubblicato – su richiesta della Consob – le indicazioni preliminari sui risultati economici della Società e del Gruppo al 30 giugno 2020 nonché sul fabbisogno finanziario per l’esercizio 2020/2021.

Stando a quanto si evince dal documento, la famiglia Friedkin (i nuovi azionisti del club), non escludono di integrare l’aumento di capitale da 150 milioni della società già deliberato e da attuare entro fine anno, per consentire il risanamento dei conti che presentano un pesante deficit patrimoniale.

In un passaggio del prospetto dell’Opa totalitaria obbligatoria promossa da Romulus and Remus Investments (RRI) sul 13,4% della capitale della As Roma spa, si legge che «l’Offerente intende procedere con l’esecuzione dell’aumento di capitale a seguito del completamento dell’Offerta, anche considerando un’eventuale integrazione dell’ammontare complessivo dello stesso».

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I proventi derivanti dall’aumento di capitale saranno utili per far fronte al fabbisogno finanziario complessivo netto, stimato in 140 milioni di euro. Ma non solo. La società considera di garantire un’adeguata gestione patrimoniale attraverso una o più azioni.

Tra queste, i flussi finanziari generati dall’attività ordinaria compresi, tra l’altro, i flussi di cassa operativi netti che potrebbero essere conseguiti nel corso della partecipazione alla UEFA Europa League della stagione 2020/21, a cui la squadra si è qualificata a seguito del posizionamento al quinto posto nella classifica finale del campionato di serie A 2019/20.

Inoltre, il fabbisogno finanziario netto sopra indicato è stimato senza tenere conto di eventuali incassi da biglietteria e, pertanto, l’eventuale disputa di partite a porte aperte potrebbe generare ricavi da biglietteria e contribuire a coprire il fabbisogno finanziario stesso.

In secondo luogo, viene considerata l’eventuale cessione di asset aziendali disponibili, ed in particolare dei Diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori (tra i nomi ipotizzabili ci sono quelli di Zaniolo e Pellegrini), che farebbe emergere valori al momento inespressi, in continuità con quanto avvenuto negli ultimi esercizi, anche tenuto conto che il valore di mercato complessivo dei DPS è ragionevolmente superiore al valore contabile e rappresenta, pertanto, una solida base di sicurezza finanziaria ed economica per il futuro.

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Ad ogni modo, si segnala che la cessione dei Diritti pluriennali alle prestazioni sportive è in ogni caso condizionata, oltre che all’accordo tra le due società sportive, all’accettazione del trasferimento da parte del calciatore stesso, la cui decisione è al di fuori del controllo aziendale.

A questo proposito si segnala che nella sessione estiva della campagna trasferimenti conclusa il 5 ottobre 2020, la Società ha conseguito plusvalenze per circa 13 milioni di euro attraverso la cessione dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori Defrel, Gonalons, Kolarov e Schick.