Ciro Verdoliva, direttore generale della Asl Napoli 1, ha rilasciato un’intervista al Messaggero a proposito della mancata partenza della squadra di Gattuso per Torino, dove avrebbe dovuto disputare la sfida di Serie A con la Juventus.
Su ipotetiche sollecitazioni da parte della stessa società, Verdoliva ha detto: «Assolutamente no, abbiamo assunto le misure alla luce dell’attuale andamento epidemiologico di Covid-19 rispetto al quale c’è la massima attenzione per contenere il contagio».
Sulla posizione della Lega Serie A: «Non giudico la Lega, non sta a me. Opero nell’ambito della Sanità pubblica. Dico tuttavia che in uno scenario pandemico contestualizzato in questo momento l’ordinamento sanitario che deve garantire la salute del singolo e della collettività prevale rispetto a qualunque altro tipo di regolamento o ordinamento».
Su come sia stata presa la decisione, Verdoliva aggiunge: «Ricevuto l’elenco dei contatti stretti del primo dei due calciatori del Napoli positivi abbiamo disposto di conseguenza l’isolamento fiduciario di 21 persone per 14 giorni a partire dalla data dell’ultima esposizione con il caso indice (1 ottobre)».
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Anche la Regione Campania «ha confermato quanto da noi disposto evidenziando anche l’applicabilità delle sanzioni correlate alle eventuali violazioni ribadendo che i soggetti destinatari della nota Asl sono tenuti a non allontanarsi dal domicilio comunicato. Per noi non c’è distinzioni tra cittadini, le regole devono essere uguali per tutti».
In chiusura, una battuta sulle possibili sanzioni: «Una sanzione amministrativa ma se un soggetto, sottoposto a quarantena o a sorveglianza fiduciaria, non rispetta le regole disposte e con il suo comportamento alimenta il contagio si possono configurare anche reati di altro tipo di rilievo penale».