Juventus, già esaurita la cassa raccolta con l'aumento

In attesa del consiglio di amministrazione della Juventus, che l’11 settembre (il calendario societario è stato aggiornato, ndr) sarà chiamato ad approvare il bilancio dell’esercizio 2019/2020, dalla

Juventus andamento Borsa 5 aprile

In attesa del consiglio di amministrazione della Juventus, che l’11 settembre (il calendario societario è stato aggiornato, ndr) sarà chiamato ad approvare il bilancio dell’esercizio 2019/2020, dalla relazione semestrale di Exor emergono altre interessanti novità sui conti della società bianconera, oltre al dato sulla perdita netta attesa attorno ai 69 milioni di euro.

In particolare dalla semestrale della holding della famiglia Agnelli/Elkann emerge come la cassa della Juventus, che al 31 dicembre 2019 era pari a 137 milioni di euro, grazie alla liquidità raccolta con l’aumento di capitale da 300 milioni, è scesa al 30 giugno 2020 a soli 6 milioni di euro.

Nel secondo semestre dell’esercizio 2019/2020, caratterizzato dall’emergenza Covid-19, che ha impattato negativamente sulle entrate del club, la Juventus ha dunque visto la propria cassa ridursi di 131 milioni di euro.

Contestualmente l’indebitamento finanziario lordo, che al 31 dicembre 2019 era pari a 464 milioni è sceso al 30 giugno 2020 a 396 milioni, con una flessione di 68 milioni. Parte della cassa potrebbe essere stata impiegata per ridurre il debito, mentre una parte potrebbe essere stata assorbita dalla gestione corrente.

31/12/19 30/06/20 Variazione
Cassa 137 6 -131
Debito finanziario lordo 464 396 -68

Dati in milioni di euro – Fonte: Exor

Sul punto la semestrale Exor non offre dettagli ulteriori circa l’assorbimento di cassa del club bianconero nel semestre, anche se nel paragrafo dedicato all’andamento della Juventus gli amministratori di Exor danno alcune indicazioni, facendo riferimento all’impatto della pandemia sui conti del club

«Si segnala che le misure restrittive adottate dalle varie autorità, oltre a impedire l’accesso del pubblico al museo e ai negozi per diverse settimane (questi ultimi sono rimasti chiusi fino al 17 maggio 2020) con conseguente calo dei ricavi di merchandising, anche ha comportato l’impossibilità da parte del pubblico di assistere alle partite con conseguente riduzione dei ricavi delle partite e il rimborso pro quota degli abbonamenti 2019/2020 nonché dei biglietti delle partite già vendute», si legge nella semestrale di Exor.

«Inoltre», si legge ancora, «Juventus è esposta a rischi derivanti da richieste di riduzione dei canoni 2019/2020 per diritti di trasmissione e sponsorizzazioni e da difficoltà nella conclusione di nuovi contratti commerciali, con effetti negativi sulla posizione finanziaria e sui risultati della Juventus».

«Si ritiene che gli importi stanziati nell’esercizio per rischi ed i fondi rischi accantonati siano adeguati e riflettano correttamente il possibile impatto negativo di tali richieste», proseguono gli amministratori di Exor.

«In queste circostanze», viene infine sottolineato, «per mitigare in parte l’impatto economico e finanziario della sospensione dell’attività sportiva, la Juventus ha stipulato un accordo con i calciatori e l’allenatore della Prima Squadra che prevedeva la riduzione del compenso stagionale 2019/2020 di un importo pari a la paga mensile per marzo, aprile, maggio e giugno 2020. L’effetto economico e finanziario di questo accordo ammonta a 90 milioni di euro positivi per l’esercizio 2019/2020. La Juventus, i giocatori e lo staff tecnico coinvolti cercheranno in buona fede di negoziare un’integrazione della futura remunerazione in base a come verranno riprese e completate le competizioni sportive della stagione 2019/2020».

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