Il Cts dice no alla riduzione dei tamponi per i calciatori

Cts riduzione tamponi – Il Comitato tecnico-scientifico ha detto no alla riduzione del numero dei tamponi. Niente cambio del protocollo come richiesto dalla Federcalcio, che aveva proposto una modifica vista…

Tamponi laboratorio unico

Cts riduzione tamponi – Il Comitato tecnico-scientifico ha detto no alla riduzione del numero dei tamponi. Niente cambio del protocollo come richiesto dalla Federcalcio, che aveva proposto una modifica vista l’«insostenibilità» dell’attuale regime con i test molecolari da effettuare ogni quattro giorni, dei quali si è pubblicamente lamentato anche Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria.

Il presidente federale, Gabriele Gravina, alla fine del campionato aveva denunciato l’impossibilità di poter continuare i test con questa frequenza: «Così non ce la facciamo». Per questo è stato elaborato un nuovo protocollo, una nuova proposta per gli scienziati, con i tamponi da effettuare ogni otto giorni, raddoppiando il tempo tra uno e il successivo.

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Il Cts però ha detto no. Per gli scienziati, la situazione epidemiologica non consente cambiamenti e neanche la sostituzione dei tamponi con i meno invasivi test sierologici. Il protocollo, così come studiato da Federcalcio e Lega e poi applicato dalle squadre, era stato la condizione per il via libera alla ripartenza del campionato nello scorso mese di giugno. I tamponi così ravvicinati hanno permesso di evitare la «bolla», il raduno permanente del gruppo squadra.

Secondo gli scienziati non vi sono le condizioni per delle modifiche al protocollo, che dovrà perciò essere applicato così come redatto. Anche in ragione dell’emergere dei diversi casi di positività fra i calciatori di questa coda d’estate.

Un no che ha un effetto anche a livello economico visto il costo dei tamponi. Un problema che colpisce più i club delle serie professionistiche inferiori, Serie B e Lega Pro, per questo è probabile che ora la FIGC e le Leghe tornino alla carica.

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I club aspettano anche una risposta dal Comitato per quanto riguarda la riapertura degli stadi. Il pressing per le riaperture è diffuso, condiviso anche da alcune regioni, ne è un esempio la richiesta avanzata dal Piemonte per riaprire l’Allianz Stadium per il match con la Sampdoria. La speranza è di poter consentire l’accesso a un numero limitato di tifosi da ottobre, tutto però dipenderà dalla curva epidemiologica.