Tra fatturato e fisco: i club che guardano a Messi

Quanto costa Messi – La bomba è stata sganciata. Dall’Argentina – riportata poi dai media spagnoli e italiani – è giunta la notizia secondo cui Messi avrebbe comunicato al Barcellona…

Quanto costa Messi

Quanto costa Messi – La bomba è stata sganciata. Dall’Argentina – riportata poi dai media spagnoli e italiani – è giunta la notizia secondo cui Messi avrebbe comunicato al Barcellona la sua intenzione di lasciare il club, e di mettere così fine alla sua avventura in blaugrana dopo 17 stagioni.

Un’eventualità che ha scosso il mondo catalano – si è parlato di dimissioni per il presidente Josè Maria Bartomeu – e quello calcistico più in generale. Immediatamente ha preso il via anche il toto-squadra, per capire dove Messi possa approdare nel caso in cui il suo addio al Barcellona divenisse realtà.

Premesso che appaiono davvero poche – per risorse a disposizione e competitività – le società in grado di poter arrivare al campione argentino, è interessante capire quali sono i club che potrebbero permettersi uno sforzo per ingaggiarlo, tra disponibilità ad investire e la tassazione nel Paese di riferimento.

Quanto costa Messi – Tra fatturati e stipendio di Messi

Tralasciando la Spagna, abbiamo ipotizzato cinque club tra Inghilterra, Francia, Italia e Germania, sulla base di indiscrezioni di mercato o per semplici risorse a disposizione. Tra parentesi il loro fatturato nella stagione 2018/19 secondo la Deloitte Money League, che non tiene in considerazione la gestione dei calciatori:

  • Manchester United (711,5 milioni di euro)
  • Bayern Monaco (660,1 milioni di euro)
  • Manchester City (610,6 milioni di euro)
  • Psg (635,9 milioni di euro)
  • Inter (364,6 milioni di euro)

Partendo dallo stipendio dell’argentino, come svelato da Football Leaks, al momento del rinnovo nel luglio 2017, Messi ha negoziato uno stipendio che, al lordo delle tasse e considerando solo la parte fissa, pesa sui conti del Barcellona per 71 milioni di euro a stagione: 60,3 milioni come stipendio e 10,6 milioni legati ai diritti d’immagine.

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Al netto della fiscalità spagnola lo stipendio netto di Messi, senza considerare i ricchi premi di performance previsti dal contratto, è di circa 35 milioni di euro. Per muoversi da Barcellona, secondo la Gazzetta dello Sport la Pulce vorrebbe 50 milioni di euro netti e la gestione integrale dei diritti d’immagine.

Quanto costa Messi – Le aliquote nei diversi Stati

Per Manchester United e Manchester City, questo significherebbe uno stipendio lordo da circa 90,9 milioni di euro, considerando un’aliquota del 45% per redditi superiori a 177.183 euro nel Regno Unito.

Lo stesso discorso vale per Psg e Bayern Monaco (i tedeschi non dovrebbero essere tra le possibili destinazioni, ma li abbiamo inseriti in qualità di top club e rappresentanti della Bundesliga), dato che anche Francia e Germania prevedono un’aliquota del 45% per redditi rispettivamente superiori a 156.244 euro e 260.532 euro. Anche in questo caso il lordo supererebbe dunque i 90 milioni di euro.

Situazione differente invece quella che si troverebbe ad affrontare l’Inter. Considerando che trasferendo la propria residenza in Italia il calciatore godrebbe dei benefici fiscali previsti per i lavoratori impatriati lo stipendio lordo che l’Inter dovrebbe accollarsi sarebbe di 66,5 milioni di euro senza considerare eventuali ricchi bonus, eventualità valida per tutti i club.

Messi addio
Le prime pagine dei quotidiani sul possibile addio di Messi (Photo by Pau BARRENA / AFP) (Photo by PAU BARRENA/AFP via Getty Images)

Dunque, a parità di richieste da parte dell’argentino, l’Inter – che per fatturato si discosta nettamente dagli altri club – andrebbe a spendere meno a livello di stipendio. Resta da capire se Messi possa liberarsi o meno a parametro zero dal Barcellona, dato che a più riprese si è parlato di una clausola che gli consentirebbe questa mossa, anche se restano dubbi sulla sua validità oltre il mese di giugno dell’anno in cui il giocatore vuole liberarsi.

Qualora fosse necessario investire sul cartellino del calciatore, l’operazione sarebbe molto più onerosa e andrebbe considerato l’ammortamento annuo della cifra spesa. Difficile comunque che si tratti dei 700 milioni di euro previsti dalla clausola rescissoria, una cifra che renderebbe l’affare insostenibile per tutti i club.