Roma, Standard and Poor’s declassa il rating del bond

Standard and Poor’s rivede ulteriomente al ribasso il rating del bond della Roma da 275 milioni di euro, declassandolo per l’utilizzo di una diversa metodologia di analisi e mantenendo un…

Roma pagamento bond 2024

Standard and Poor’s rivede ulteriomente al ribasso il rating del bond della Roma da 275 milioni di euro, declassandolo per l’utilizzo di una diversa metodologia di analisi e mantenendo un outlook negativo. L’annuncio è stato dato dalla stessa agenzia di rating nei giorni scorsi, con un comunicato. Si tratta di un ulteriore declassamento dopo quello dello scorso aprile, che aveva portato il rating da BB- a B+.

“ASR Media and Sponsorship (MediaCo) dipende dalla sua società madre, la società di calcio AS Roma, le cui operazioni e condizioni finanziarie si sono indebolite, a nostro avviso. Stiamo quindi abbassando il nostro rating a lungo termine a livello di emissioni sulle obbligazioni di MediaCo da “B+” a “B” e rimuovendo il rating da CreditWatch negativo. L’outlook sul rating è negativo, riflettendo la nostra opinione che un’interruzione operativa o finanziaria permanente del settore potrebbe indurci ad abbassare il rating a livello di emissione”, si legge nella nota.

“ASR Media And Sponsorship (MediaCo) è il principale mezzo di finanziamento per la società di calcio italiana AS Roma (TeamCo). MediaCo assiste le proprie emissioni obbligazionarie attraverso crediti relativi a contratti di media e sponsorizzazione. TeamCo dipende dalle distribuzioni di MediaCo per finanziare parte delle sue operazioni”.

“A nostro avviso, le condizioni operative e finanziarie dell’AS Roma, dalle quali dipende MediaCo, si sono indebolite”, spiega Standard and Poor’s. “Nei primi nove mesi dell’esercizio finanziario conclusosi il 31 marzo 2020, AS Roma ha registrato un calo dell’EBITDA, unito a un debito crescente. Le condizioni finanziarie indebolite riflettono l’impatto della partecipazione della prima squadra alla UEFA Europa League, che ha generato entrate inferiori rispetto a quelle derivanti dalla UEFA Champions League durante l’anno precedente. Riflettono anche l’impatto iniziale della pandemia COVID-19, che ha impedito il trasferimento di giocatori in paesi già colpiti dalla pandemia durante la finestra di trasferimento invernale. Le entrate inferiori sono compensate solo in parte da minori costi operativi. Prevediamo risultati significativamente più deboli nel quarto trimestre dell’esercizio 2020, a causa della perdita dei ricavi da matchday e ricavi da diritti tv più bassi del previsto”.

“Abbiamo rivisto il nostro approccio all’analisi dei rischi derivanti dalla relazione interdipendente tra MediaCo e il suo TeamCo principale, correggendo una precedente errata applicazione dei nostri criteri. Consideriamo MediaCo intrinsecamente intrecciata con TeamCo. Se la prima squadra, gestita e pagata da TeamCo, non è competitiva, la generazione di flussi di cassa di MediaCo potrebbe risentirne. A sua volta, se MediaCo non riscuote i propri crediti o se gli è impedito l’upstreaming di liquidità, TeamCo potrebbe non disporre di risorse sufficienti per soddisfare i costi e le operazioni operative. Per permetterci di considerare tali caratteristiche creditizie uniche, valutiamo il debito emesso da MediaCo utilizzando la nostra metodologia “Principi di rating del credito”. Il nostro approccio rivisto prende in prestito dai nostri quadri di rating di finanza aziendale e di progetto. Il risultato della valutazione riflette il più debole delle due possibili valutazioni.”

“Il nostro approccio aziendale ci consente di valutare MediaCo come una filiale di TeamCo. La nostra metodologia e le nostre ipotesi aziendali riconoscono il legame tra MediaCo e TeamCo attraverso l’analisi di queste entità su base consolidata. Il framework ci consente anche di considerare la probabilità che uno scenario di stress creditizio per il gruppo possa compromettere l’affidabilità creditizia di MediaCo. A causa delle protezioni legali e strutturali in atto, consideriamo la qualità del credito di MediaCo non limitata da quella del gruppo e, in quanto tale, le obbligazioni di MediaCo possono essere classificate fino a una categoria superiore”.

“Il nostro approccio basato sul finanziamento del progetto ci consente di valutare l’anzianità strutturale dei finanziatori di MediaCo rispetto alle spese di TeamCo relative alle entrate di trasmissione e sponsorizzazione. MediaCo ha accesso prioritario alla maggior parte delle entrate di TeamCo ed è responsabile solo dei costi operativi marginali. Ciò, combinato con limitati ammortamenti principali prima della scadenza dell’agosto 2024, porta a buoni rapporti di copertura del servizio del debito (DSCR). Al fine di valutare e quantificare il sostanziale rischio di rifinanziamento a cui sono esposte le obbligazioni di MediaCo, la nostra analisi guarda oltre la loro scadenza e simula il rifinanziamento del debito tramite uno strumento di ammortamento. Pertanto, a nostro avviso, i DSCR previsionali dopo il 2024 sono un indicatore migliore del merito creditizio. Anche le considerazioni sull’importanza delle continue operazioni di TeamCo per i flussi di cassa in corso presso MediaCo rimangono al centro della nostra valutazione del finanziamento del progetto. La nostra valutazione del legame genitore cattura questi aspetti e limita i risultati del nostro rating basato sul finanziamento del progetto.

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“Le prospettive negative indicano che potremmo abbassare le valutazioni a livello di emissione se considerassimo che la pandemia potrebbe causare danni operativi e finanziari permanenti al calcio italiano. Ciò potrebbe accadere, ad esempio, se ci aspettassimo un rivalutazione significativa dei contratti chiave o se gli stakeholder chiave prendessero provvedimenti che dimostrassero un rischio elevato per il modello di business di TeamCo. Poiché l’attività di MediaCo è esposta alla performance di TeamCo, un cambiamento nella nostra visione della qualità creditizia di TeamCo ci porterebbe anche a ridurre i rating sulle obbligazioni di MediaCo”.

“Potremmo riportare l’outlook a stabile una volta che l’effetto della pandemia sulle dinamiche del mercato del calcio europeo e italiano diventerà più chiaro, incluso l’impatto sui negoziati in corso tra le principali parti interessate”.