We Are F continua a crescere e annuncia la creazione della nuova divisione sportiva We Are Female Athletes. Lo spin off dell’agenzia londinese – che si distingue nel mondo del marketing digitale per il suo concept unico ed originale: creata da donne per le donne – ha come obiettivo quello di supportare le atlete nella loro crescita al di fuori delle loro discipline sportive, massimizzando la fondamentale presenza sui social media e la connessione con le aziende.
Tra le atlete italiane rappresentate e gestite da We Are F, si annoverano nomi del calibro di Regina Baresi (Capitano e leader dell’Inter Femminile), Elena Cecchini (ciclista su strada e medaglia d’argento agli ultimi Europei) e Beatrice Parrocchiale (stella emergente della Nazionale Italiana di Volley e di Monza).
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We Are F, nata da un’idea di Federica Attanasio e Federica Pecis, marketers italiane basate a Londra, si occupa di sviluppare progetti creativi per brand fondati da donne. L’intuizione di allargarsi al mondo dello sport nasce dalla consapevolezza, per esperienze personali e lavorative, delle disparità di genere e diversità esistenti anche in questo specifico settore.
«Nello mondo dello sport – si legge in una nota – sono particolarmente evidenti le enormi differenze di trattamento, sia economico che di visibilità, che le atlete subiscono se comparate ai loro colleghi uomini. We Are Female Athletes crede fortemente nel talento e nei valori delle atlete, sia nello sport che nella vita di tutti i giorni, e si applica in modo tale che vengano affiancate da aziende che le valorizzino al meglio.
Si tratta di un concept unico nel suo genere che ha come vision e mission quella di supportare al meglio le atlete nel dare risalto alle loro storie e ai valori positivi che trasmettono. Perché un brand dovrebbe puntare sullo sport femminile? In un report rilasciato da Nielsen si afferma che lo sport femminile sia molto più ispirazionale e progressista rispetto a quello maschile. Le aziende, associandosi alle atlete e agli sport femminili, hanno la possibilità di dare risalto ai propri brand values attraverso le storie uniche e reali delle atlete nelle quali il consumatore finale si riconosce.
Questo perchè, oltre ad essere sportive, le atlete sono mamme, studentesse, professioniste e molto altro. Il team completo ad oggi comprende 13 atlete da paesi diversi, principalmente Italia e Regno Unito, dove We Are F è presente. Ne fanno parte, per l’Italia: Regina Baresi (calciatrice), Elena Cecchini (ciclista), Beatrice Parrocchiale (pallavolista), Francesca Bagnoli (kite-surfer), Eleonora Gardelli (maratoneta), Sofia Montagna (heptatleta), Emily Gussoni (surfista, italo-costaricana).
Le atlete internazionali sono: Jen Landesberg (istruttrice di yoga e imprenditrice inglese), Eilish McColghan (5000 metrista scozzese), Hannah Whiteley (kite-surfer inglese), Jo-Leigh Morris (istruttrice di Pilates inglese), Charlotte Faillard (ballerina professionista e imprenditrice francese) e Danusia Francis (ginnasta anglo-giamaicana).
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Rispetto al lancio del nuovo progetto, Federica Pecis, Co-Founder e Business Director di We Are F, dichiara: “Lo sport femminile è da sempre fonte di ispirazione per raccontare storie reali e di valore che, grazie ai recenti cambiamenti sociali, hanno avuto ulteriore risalto a livello internazionale. Ognuna di queste ragazze ha un bagaglio di esperienza unico, una credibilità indiscutibile e soprattutto un carattere forte e dinamico”.
“We Are Female Athletes – aggiunge – ha l’obiettivo di offrire qualcosa di diverso: le nostre atlete sono molto di più di semplici influencer, in quanto offrono insights incredibilmente efficaci, che catturano immediatamente l’attenzione dei consumatori. E’ un trend globale che denota quanto sia grande il potenziale di questo settore, che sta vivendo un momento cruciale nella lotta per il Female Empowerment”.
A testimonianza dell’importanza di questo nuovo progetto e della scossa che vuole dare alla Sports Industry, Regina Baresi ha commentato: “Sono molto felice di essere rappresentata da un’agenzia che si focalizza esclusivamente sullo sport al femminile. In un mondo in cui lo sport maschile è più rilevante, quasi dominante, dare importanza e valore a quello che stanno facendo le donne è un segnale per me, e per tutto il movimento sportivo femminile, molto importante.”