«Aggiornamento Sky, valutazione giuridica e di opportunità sulla sospensione dell’esecuzione del contratto di licenza dei diritti televisivi». E’ quanto si legge nell’ordine del giorno dell’assemblea della Lega Serie A, che si svolgerà lunedì 13 luglio.
In sostanza, i club decideranno quale atteggiamento opporre a Sky a proposito del mancato versamento dell’ultima rata dei diritti televisivi: intransigente, linea che porterebbe alla sospensione del segnale, o più collaborativo, riprendendo un dialogo oggi interrotto.
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Si riparte dalla decisione del Tribunale Civile di Milano, che lunedì scorso ha accolto il ricorso della Lega ed emesso un decreto ingiuntivo nei confronti di Sky. Il decreto non è subito esecutivo: Sky ha ora 40 giorni di tempo per provvedere al pagamento o, al contrario, opporsi e iniziare una causa legale con la Lega stessa.
Ma nel frattempo potrebbero essere prese nuove clamorose decisioni. Alcuni presidenti spingono per oscurare il segnale, mentre altri vorrebbero invece tentare una possibile riconciliazione o comunque non arrivare a scelte estreme.
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La chiusura delle trasmissioni sarebbe una decisione eclatante: una minaccia che ora diventa oggetto concreto di discussione. Servirebbero 14 voti sui 20 complessivi dell’assemblea: oggi ci sono club a favore e altri contrari, più interessati a riprendere le trattative.
Anche se per il futuro l’idea che nella Lega sta prendendo sempre più piede è quella di costituire una media company che produca e distribuisca autonomamente i propri contenuti. Nel frattempo Sky non commenta, e aspetta l’esito dell’incontro di lunedì.