Si è tenuto nella giornata di ieri il vertice dei consiglieri del M5S, presieduto dalla sindaca Virginia Raggi, per discutere dell’iter del progetto del nuovo stadio della Roma. La riunione era in programma per lunedì ma è stata posticipata a causa della concomitanza con la convocazione dell’assemblea capitolina.
La sindaca insieme agli esponenti del gruppo grillino, ha esaminato gli esiti della due diligence affidata all’ingegner Roberto Botta, vice direttore generale del Campidoglio, che ha dato parere positivo all’avvio dei cantieri a Tor di Valle. Inoltre, il primo cittadino della Capitale voleva la certezza di avere in mano i numeri giusti, prima di portare il progetto del nuovo impianto dei giallorossi in aula.
Come riporta la Gazzetta dello Sport, nel corso della riunione, i tecnici del Comune guidati dall’ingegner Botta hanno illustrato il progetto ai consiglieri. Dopo le intercettazioni legate alla vicenda Anzalone, infatti, la sindaca aveva chiesto una due diligence esterna al Politecnico di Torino, ma ne aveva avviata anche una interna per verificare che tutti gli atti amministrativi fossero a posto.
In questa interna si è tornati indietro di dieci anni, fino al 2010, anche prima della famosa firma tra Luca Parnasi e James Pallotta a Orlando (Usa), il 30 dicembre del 2012. Questo per essere davvero sicuri che tutto fosse in ordine.
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Le risposte sono state positive, la Raggi è uscita dalla riunione con la sensazione di poter procedere. Insomma, la sindaca è convinta di avere in mano il sì dei 23 consiglieri. Il prossimo passaggio è quello dell’analisi delle commissioni, per poi passare al voto in Aula che potrebbe avvenire anche prima della fine dell’estate.