Non piace il calcio notturno: proteste all’Unione Consumatori

La Serie A è ripartita sabato 20 giugno per portare a termine il campionato 2019/20. Una situazione eccezionale, che ha costretto la Lega Serie A a ripensare il palinsesto e…

Orari partite Serie A

La Serie A è ripartita sabato 20 giugno per portare a termine il campionato 2019/20. Una situazione eccezionale, che ha costretto la Lega Serie A a ripensare il palinsesto e gli orari di gioco delle partite, considerando che si gioca nei mesi più caldi dell’anno.

Come ormai noto, il massimo campionato italiano ha stabilito le 17.15, le 19.30 e le 21.45 come nuovi slot per la disputa degli incontri. La maggior parte delle sfide va in scena proprio in notturna per eludere il più possibile le alte temperature.

La decisione è maturata come frutto di un compromesso tra i paletti dell’Assocalciatori e le esigenze delle televisioni, le quali hanno chiesto comunque il “campionato spezzatino” per garantirsi ascolti ed esclusive. La Lega, dal canto suo, ha solo chiesto e ottenuto che tra l’inizio di una partita e l’altra ci fossero 2 ore e 15 minuti.

Tuttavia, stando a quanto riportato dal Corriere dello Sport, la novità ha scontentato una fetta importante dei consumatori, che non riesce a digerire i nuovi orari, in particolar modo le 21.45. L’Unione Nazionale dei Consumatori racconta infatti che stanno arrivando decine di segnalazioni.

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Gli abbonati alle pay tv protestano e tramite le associazioni di categoria si rivolgeranno alle autorità competenti per chiedere di anticipare le partite della sera, ritenendo «assurda, immotivata e priva di qualsiasi logica» l’idea del calcio notturno.