Dopo il Consiglio Federale di ieri, anche la Serie B torna a sperare. La possibilità di mandare gli atleti a dormire a casa – evitando il ritiro blindato – moltiplica le chance della serie cadetta di portare a termine la stagione 2019/20.
Svanisce dunque la paura di dover fare fronte a spese insostenibili, considerando anche che la ripresa sarà ovviamente a porte chiuse. Mauro Balata, presidente della Lega B, ha spiegato che «in Consiglio Federale è passata la linea a cui abbiamo dedicato diversi mesi di lavoro e che è stata coerente con la volontà di tutta la Lega B di ripartenza nel segno del merito sportivo».
Balata ha ringraziato Gravina e si è detto «molto soddisfatto della riunione. Ora andiamo avanti con le riforme necessarie per mettere in sicurezza il sistema e per questo non più rimandabili». Anche le nuova deadline ufficiale per la fine dei tornei – 20 agosto – guarda soprattutto a Serie B e Serie C, che saranno impegnate con playoff e playout.
Dunque, spiega La Gazzetta dello Sport, in questo modo i tasselli ci sarebbero apparentemente tutti: partenza il 20 giugno, arrivo in meta dopo dieci turni più cinque giornate dedicate a playoff e playout, da concludere entro il 20 agosto.
Per un via libera definitivo, la Serie B dovrà essere in grado di rispettare le regole previste, dalla frequenza dei tamponi (ogni quattro giorni) a quella dei test sierologici (all’inizio e dopo due settimane), ma anche quella della quarantena soft nel caso di una positività (squadre in isolamento per due settimane, ma con la possibilità di allenarsi in una struttura concordata).