Il Consiglio Federale ha indicato le possibili date per portare a termine la stagione, con il termine massimo per la conclusione dei campionati fissato per il 20 agosto. Per quanto riguarda il mercato, stando a La Gazzetta dello Sport questo verrebbe posticipato di circa due mesi, con inizio il 1° settembre e chiusura il 5 ottobre.
Ci sono questioni incombenti per quanto riguarda i contratti dei giocatori. Infatti, è ancora da risolvere la questione giuridica legata alla scadenza di accordi e prestiti al 30 giugno. Se la Serie A dovesse riprendere e concludersi tra il 13 giugno e il 2 agosto come ipotizzato dal Consiglio della FIGC, ci si chiede cosa succederà ai i calciatori il cui contratto attuale termina a giugno 2020, o i giocatori che sono in prestito per la stagione 2019/20 da un’altra società.
La FIFA ha dato l’indicazione di prolungare tutti questi accordi tra le parti fino al termine della stagione in corso, ma non ha il potere di intervenire direttamente sulle regole di ogni singola Federazione. La UEFA non ha poteri in ambito di tesseramento e per ogni Federazione serviranno norme ad hoc prima della ripresa del campionato.
Per quanto riguarda i contratti in scadenza, nel caso in cui i calciatori non abbiano intenzione di rinnovare il proprio accordo per altre stagioni, vi sono due possibilità. La prima prevede un accordo temporaneo con l’attuale squadra, per prolungare il contratto in essere fino al termine della stagione (31 agosto), in modo da concludere insieme il campionato.
L’altra invece è quella dello svincolo, così che dal 1° luglio il calciatore sarebbe libero, ma impossibilitato a trasferirsi in altre squadre fino al 1° settembre, inizio della sessione del mercato estivo 2020. Tra i casi più eclatanti sicuramente c’è quello dell’attaccante Zlatan Ibrahimovic al Milan.
Per quanto riguarda invece la questioni prestiti servirà un accordo tra la società proprietaria del cartellino e quella in cui il giocatore si è trasferito a titolo temporaneo. Qualora non si arrivasse a un’intesa, il calciatore tornerebbe nel club che ne detiene il cartellino, senza però poter scendere in campo prima del 1° settembre.