Una ventina di bambole gonfiabili sugli spalti per riempire lo stadio, svuotato dall’emergenza Coronavirus. L’idea della squadra di calcio di Seul per alleggerire l’impatto dell’impianto vuoto è costata cara. La Lega sudcoreana ha inflitto al club una multa di 100 milioni di won (quasi 75 mila euro).
Una decisione – spiega il Guardian – maturata per aver «profondamente umiliato» le tifose e danneggiato la reputazione quasi quarantennale della Lega stessa. A nulla sono valse le scuse della squadra della capitale sudcoreana, nè i tentativi di spiegare che ci fosse stato un malinteso con il fornitore, il quale aveva comunque assicurato che si trattasse di “manichini premium” non destinati a scopi sessuali.
Le immagini delle bambole gonfiabili, alcune con la maglia del club, altre con magliette o cartelli che pubblicizzavano un’azienda di sex toy, non sono proprio piaciute. Così la Lega ha deciso per una sanzione, perché sebbene il club non sapesse che i manichini erano sex toy, avrebbe potuto facilmente «riconoscere il loro uso, grazie a buon senso ed esperienza».